Riceviamo e pubblichiamo una Lettera aperta di Pierfranco Bruni a Papa Bergoglio:
“Ecco i due manifesti. Quello iniziale sul quale si è costruita l’iniziativa e quello epurato…
Questo è il confronto e il dialogo della Chiesa di papa Bergoglio. Imbavagliare chi è tradizionalista cristiano e chi stringe il rosario nei paesi islamici per difendere la cristianità mentre i nunzi girano la croce per non far vedere il viso di Cristo… l’ho vissuto in Turchia… si comincia a raccontare tutto…”
Arriva sempre il tempo della verità. Quella certa non quella giudaica cattocomunista bergogliana.
La chiesa di Bergoglio epura nel nome della bugia fingendo un dialogo falso.
Ieri venerdì 27 ottobre a Grottaglie con la presenza di monsignor Viganò si è consumato un atto di Inquisizione. Ai Padri Minimi è stato dato il diktat sul mio nome nel moderare la manifestazione. Pare che sia venuto dalla Santa Sede.
Perché? Semplice e banale.
Perché la mia posizione non è in linea con il relativismo bergogliano. Quindi il confronto tra me e Viganò non era gradito. Anzi infastidiva una voce libera.
Ecco perché Venerdi 27 ottobre 2017 non ero a Grottaglie. Addirittura al manifesto iniziale è stato sostituito un nuovo manifesto. Intanto i comunicati stampa erano già partiti con il mio nome.
Inquisizione. Epurazione.
Questa è la chiesa di Papa Bergoglio e del dialogante Viganò.
Dire una bugia non ha alcuna importanza. Parlare di dialogo è solo apparenza.
La Chiesa ormai mostra tutta la sua incapacità a vivere il tempo della trasparenza dei valori cristiani.
Io cristiano della tradizione in Cristo e Paolo.
Pierfranco Bruni
Da quanto appreso dallo scrittore Pierfranco Bruni, alla Santa Sede non è piaciuto un articolo apparso sulla nostra testata a firma dello scrittore e studioso da anni collaboratore della Voce di Maruggio.
Sono accusato di essere un eretico che ha scritto articoli non confacenti al Santo Padre. Quindi non sono gradito e la mia presenza potrebbe essere disturbante per gli articoli apparsi su LA VOCE DI MARUGGIO
L’articolo pubblicato il 15 luglio del 2016 dove l’autore critica ampiamente Papa Bergoglio.