Il culto della Vergine è legato ad una tradizione popolare secondo la quale la Madonna avrebbe il potere taumaturgico di far guarire dal “Male del Verde”, ossia dall’anemia emolitica da favismo, che dava un colorito verde al corpo: per questa caratteristica avrebbe ricevuto l’appellativo di Madonna del Verde.
La chiesa a lei dedicata (originariamente consacrata a Santa Maria del Tempio e costruita alla fine del ‘500) era un tempo meta di pellegrinaggi anche dagli abitanti dei paesi limitrofi.
I riti legati alla festa iniziano il giorno 20 novembre, vigilia della festa vera e propria, giorno in cui già di mattina i devoti si recano nella chiesetta dedicata alla Madonna trascorrendo l’intera giornata in venerazione. Questo rito è detto ‘Ssittàta alla Matònna (tradotto: seduta alla Madonna) e si conclude il pomeriggio quando la statua della Madonna del Verde viene portata in processione fino in Chiesa Madre, dove viene esposta per l’adorazione da parte dei fedeli.
Nel giorno della festa vera e propria poi, il 21 novembre, il simulacro viene riportato, con una processione per le vie del paese, nella chiesetta dedicata alla Madonna (oggi annessa al cimitero).
La tradizione popolare vuole che la festa segni l’inizio della stagione invernale a Maruggio.
Tonino Filomena
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