Salvatore Girone è arrivato in Italia a pochi giorni dal via libera della a Corte Suprema indiana che aveva accettato di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja. Sono passati più di quattro anni dall’inizio della complessa vicenda che vede coinvolti i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
L’aereo, un Falcon 900, è atterrato all’aeroporto di Ciampino e ad accoglierlo c’erano il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Sergio Mattarella, in mattinata, ha incontrato a Ciampino i familiari del marò, in attesa del rientro del militare arrestato in India. Il presidente della Repubblica ha spiegato alla moglie del fuciliere che riceverà il marito molto volentieri al Quirinale, quando lui se la sentirà. In ogni caso, secondo quanto si apprende, il momento buono potrebbe essere la festa della Marina il 9 giugno. Anche il presidente del Consiglio ha espresso la sua soddisfazione per il rientro di Girone: “Oggi è un elemento di gioia il ritorno a casa di Salvatore Girone, appena atterrato a Ciampino”, ha detto Renzi da Favazzina (RC) dove si trovava per l’inaugurazione del ponte elettrico di Terna.
Girone non ha voluto rilasciare dichiarazioni e, sempre con un velivolo dell’aeronautica militare è già ripartito alla volta della sua abitazione in Puglia, insieme alla famiglia e al sindaco di Bari, Antonio Decaro. Girone ha ottenuto un visto d’uscita da parte delle autorità indiane che gli ha consentito di lasciare il Paese, accompagnato dall’ambasciatore d’Italia Lorenzo Angeloni. Questa mattina presto il fuciliere di Marina si era imbarcato su un volo Etihad diretto ad Abu Dhabi e da lì è rientrato con un velivolo messo a disposizione dall’Aeronautica Militare. Alla notizia del suo ritorno la moglie, Vanna Arditi, ha commentato: “E’ stata dura, ma sta per finire”.
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