Ci sono città che si svuotano di giovani e città che si riempiono di studenti e lavoratori fuori sede. Ci sono città che permettono di muoversi tranquillamente a piedi o in bici e ci sono piccoli paesi che rivendicano in modo prepotente il ritorno a ritmi più sostenibili.
Cosa significa abitare e costruire una città a misura d’uomo?
“We talk, i giovani dalle parole ai fatti” è il tema dell’incontro organizzato dall’associazione Taranto LAB Fornaro per il prossimo 4 dicembre alle 17.30 nel salone degli specchi di Palazzo di città.
Un talk di confronto pubblico su temi di strettissima attualità: partecipazione politica, mobilità, pendolarismo, rapporto tra chiesa e amministrazioni.
I lavori, moderati dal consigliere comunale Stefania Fornaro prevedono, dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio Comunale Piero Bitetti, l’intervento dell’Arcivescovo di Taranto Mons. Ciro Miniero sulla scorta del titolo scelto da Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Gioventù “Giovane, dico a te, alzati! (Lc 7,14) […] Irradiate la gioia! Svegliate la bellezza! Diffondete profumo di pane e di amicizia!”.
A seguire è prevista una tavola rotonda alla quale prenderanno parte Francesco d’Amore, co-fondatore di Taranto Lab, Mattia Giorno Assessore comunale all’Urbanistica e alla Mobilità Sostenibile e Giorgia Gira, presidente di Kyma Mobilità.
Taranto Lab è un’associazione priva di colore politico, composta da giovani ragazzi, tutti impegnati professionalmente a Taranto ed ha voluto organizzare un confronto pubblico su “come si può abitare la città”. Uno scambio di idee, esperienze e contributi che riguarderà non solo gli addetti ai lavori ma anche i giovani che saranno i protagonisti dell’incontro considerati stakeholder di primissimo piano.
Al talk sono state invitate, infatti, le associazioni di giovani, i giovani imprenditori, gli studenti ed è aperto a chiunque abbia a cuore queste tematiche di stringente attualità e voglia portare il proprio contributo.
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