La Polizia di Stato ha sottoposto a sequestro preventivo un’abitazione sita nel Comune di Taranto ove sono stati individuati ed arrestati due tarantini perché ritenuti presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.
L ‘abitazione era stata già oggetto di attenzione in quanto circa una settimana fa erano stati eseguiti altri arresti.
I Falchi della Squadra Mobile, impegnati costantemente nei servizi antidroga, monitorando con costanza quei quartieri dove l’attività di spaccio è più frequente, hanno notato in uno stabile di via Lago di Monticchio un movimento di giovani riconducibile ad una possibile attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
I servizi di appostamento hanno consentito di raccogliere indizi utili a ritenere che i giovani, molti dei quali conosciuti come abituali assuntori, con estrema celerità, salissero con l’ascensore al sesto piano di quel condominio per uscirne in gran fretta nel giro di pochi minuti.
Aperta la porta di casa con uno stratagemma, i poliziotti hanno trovato due soggetti che avrebbero fatto anche resistenza ed uno dei due – indentificato in un 34enne con a suo carico specifici precedenti penali – avrebbe invano cercato di nascondere le numerosi dosi di cocaina che erano all’interno di un mobile della cucina.
Nell’appartamento è stato rinvenuto anche un sofisticato sistema di video sorveglianza che monitorava i movimenti dell’intero isolato ad ulteriore conferma dell’illecita attività avviata dai due giovani.
La perquisizione degli ambienti, oltre ad una cinquantina di dosi, ha permesso di recuperare la somma di quasi 800 euro in banconote di piccolo taglio, sequestrate perché ritenute l’illecito provento della presunta attività di spaccio.
Inoltre, si è avuto modo di ritenere che l’appartamento sarebbe stato occupato abusivamente e che anche la fornitura elettrica sarebbe stata manomessa con un allaccio abusivo.
L’immobile è stato posto sotto sequestro con l’apposizione dei sigilli alla porta d’ingresso.
Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, i due sono stati arrestati perché ritenuti presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e posti in regime degli arresti domiciliari.
Per gli indagati vige la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.
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