Un bar-ristorante costituito da cinque locali e annesso giardino a Campomarino, in provincia di
Taranto, e’ stato sequestrato da agenti del Commissariato di Polizia di Manduria per gravi carenze igieniche. Non disponeva, infatti, di
acqua proveniente dall’acquedotto, ma presa da due cisterne sopraelevate alimentate da un pozzo sorgivo al centro del giardino. La
titolare della struttura non e’ stata in grado di esibire alcun documento di conformita’ dell’acqua presente nei due serbatoi.
Inoltre gli agenti hanno rilevato la presenza di un’ulteriore cisterna che, secondo le dichiarazioni della proprietaria, conteneva
acqua potabile il cui ultimo rifornimento risalirebbe a circa un mese fa. Dalla successiva ispezione e’ emerso il mancato uso dell’acqua in questione, in quanto la cisterna risultava colma fino all’orlo, sebbene dai registri contabili si verificava che dalla data del
presunto rifornimento il ristorante aveva condotto una normale attivita’ lavorativa.
L’ispezione delle celle frigorifere ha anche rilevato le precarie condizioni igieniche sanitarie in cui venivano conservati gli
alimenti, che avrebbero subito anche impropri processi di congelamento. La titolare C.P., tarantina di 34 anni, e’ stata
denunciata per commercio di sostanze nocive.
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