I nemici della nostra città colpiscono su più fronti. Da una parte, nell’isola amministrativa del comune di Taranto, si è scatenato il fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti; dall’altra, nell’area del concerto del “Primo Maggio”, le attività svolte dagli operatori AMIU sono state interrotte a causa di una vera e propria aggressione.
I FATTI.
Nell’isola amministrativa le postazioni di conferimento dei rifiuti sono state prese d’assalto dagli incivili. Nei pressi dei cassonetti sono stati abbandonati ingombranti, inerti, rifiuti speciali in quantità tale da richiedere l’intervento di un mezzo dotato di “ragno”.
«L’idea di Comune e AMIU – ha dichiarato l’assessore alle Società Partecipate Massimiliano Motolese – era di effettuare un intervento più incisivo su quei territori, in previsione di queste giornate festive e del bel tempo che avrebbero risvegliato la voglia di mare di cittadini e turisti. Ci siamo trovati difronte, invece, a uno scempio di portata enorme, che ci ha costretto a intensificare le attività per rendere presentabile e accogliente la litoranea».
Interventi di questo tipo richiamano inoltre l’attenzione di AMIU e Comune sulla necessità di potenziare le attività comunicative, ricordando a tutti gli utenti che per il ritiro degli ingombranti esiste il numero verde 800 013 739, oltre alle isole ecologiche e ai centri comunali di raccolta (tutte le informazioni sono sul sito www.amiutaranto.it).
Per quanto riguarda l’altro episodio, invece, si cade nel penale.
Il presidente Tagliente e l’assessore Motolese hanno censurato duramente quanto accaduto la notte scorsa agli operatori AMIU. Un’aggressione che ha reso necessario l’intervento della Polizia e l’interruzione del servizio che gli operatori stavano svolgendo a supporto dell’organizzazione del “concertone” dalla quale AMIU e Comune si aspettano una forte collaborazione, per quanto in suo potere, nelle attività di contrasto a questi episodi.
«Non siamo affatto intimoriti – hanno aggiunto Tagliente e Motolese – perché l’azienda ha le energie necessarie per ripartire. Va rilevato, però, che le intimidazioni nei confronti di chi sta svolgendo semplicemente il proprio lavoro sono da condannare sempre e comunque. Perché il decoro di una città non è visibile esclusivamente lungo le strade o nei parchi, ma anche negli atteggiamenti dei suoi abitanti».
«Vogliamo ringraziare i nostri operatori con ancora più vigore dopo questi avvenimenti – ha concluso il presidente AMIU -. Per fortuna hanno le competenze e il sangue freddo necessari per affrontare qualsiasi situazione. Ecco perché non esageriamo quando diciamo che sono la nostra vera forza».
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