“…Pillinini pensavo fosse uno pseudonimo. Invece si chiama proprio così: Pillinini. Ed è una bella fortuna, quasi come quella che toccò a Totò da giovane, quando gli rifilarono un gancio sotto il mento e venne su con la faccia storta. Perché Pillinini è un cognome da satiro.” – Tratto dalla prefazione di Marco Travaglio per la raccolta di vignette “ECCE GNOMO” edizioni Dedalo di Bari.
Sarà proprio il famoso vignettista satirico, Nico Pillinini, giovedì 16 Febbraio, il protagonista del prossimo incontro con l’arte, organizzato da Sirio Marketing e Comunicazione, al Moma – La Galleria del Gusto a Taranto, con la sua personale “Nico Pillinini, il Mascalzone”.
La satira, è certamente uno dei generi d’arte tra i più antichi, ma anche uno dei più immediati ed efficaci per mettere in luce le contradizioni del potere, della politica e della società. Fortemente legata all’umorismo e alla comicità, vive il suo acme quando riesce a far strappare un sorriso, a divertire, perché la vera satira non è pesante, non è una cosa per pochi e soprattutto non annoia.
Nico Pillinini, autore di strisce e vignette sui diversi quotidiani e settimanali, è stato in questi anni uno dei maggiori protagonisti dell’informazione satirica attraverso i suoi disegni, i suoi schizzi, dei fatti che hanno raccontato la storia, gli avvenimenti, i giochi politici, le frustrazioni, le degenerazioni del tempo, le ingiustizie, i colpi di scena, i successi, proponendo una prospettiva sempre diversa che non ha semplicemente divertito, ma emozionato o inorridito, ma, mai, lasciato indifferente qualcuno. Le sue non sono semplici battute arricchite da un ‘immagine, o figurine da collezione, le sue, sono immagini che propongono uno spaccato di vita frutto di una maturità artistica, ma soprattutto intellettuale che con pochi segni, riesce a toccare le corde più profonde del sentire rendendo partecipi i lettori della sua stessa sofferenza, del suo stesso piacere, del suo stesso orgoglio, della sua stessa repulsione. E’ chiaro, che, solo un profondo sentire insieme ad un grande senso dell’umorismo e un’ottima matita potevano “regalare” le immagini che Nico Pillinini in questi anni è riuscito a trasmettere.
Così Marco Travaglio si è espresso su di lui “I pillinini dum dum, acuminati ed esplosivi, che spara col suo schioppo ogni giorno dalla prima pagina della Gazzetta del Mezzogiorno, mirando dritto al culo della vittima designata, fanno un male bestia. Mai compiacente, mai piacione, mai complice, mai ammiccante, men che meno bonario, Pillinini è l’esatto contrario di certi suoi colleghi (sempre più numerosi, purtroppo) che in tv e sui giornali dicono di fare satira e poi si compiacciono perché le loro vittime li ringraziano. Ecco, per chi fa satira i ringraziamenti della vittima sono come la menopausa, anzi come la pace dei sensi. La morte civile. Ci vorrebbe una legge Bacchelli, per questi vignettisti in disarmo che non fanno più ridere e ricevono commesse dal governo: noi vi diamo un tanto al mese, e voi fate il piacere di smettere. Per il vostro bene, e anche per il nostro.
Nico riesce spesso a prendere per il culo anche i morti. Si capisce benissimo, dalle sue vignette, che prima di farle s’incazza, mentre le disegna è ancora incazzato. Tant’è che chi le guarda prima s’incazza e poi ride. O al massimo fa entrambe le cose contemporaneamente. Lui riesce a far satira su tutto: dallo tsunami alla guerra, dal terrorismo al papa, dalla crisi della Fiat a quella del gas, dalla pedofilia alle epidemie alle banche. caro Nico, dacci dentro. Continua a regalarci ogni mattina la tua piccola rivoluzione quotidiana. Perché – come scriveva Aleksandr Herzen : “il riso ha in sé qualcosa di rivoluzionario. In chiesa e a corte non si ride mai, almeno apertamente. Solo gli uguali ridono fra loro. Il riso di Voltaire ha distrutto più dei pianti di Rousseau”… Tratto dalla prefazione di Marco Travaglio per la raccolta di vignette “ECCE GNOMO” edizioni Dedalo di Bari.
La mostra di Nico Pillinini che si inaugurerà Giovedì 16 Febbraio alle ore 17,30 e rimarrà fruibile fino al 24 Marzo, è un’iniziativa dei percorsi d’arte che propone il Moma – la Galleria del Gusto, a Taranto in Via Salinella e che ha già ospitato altri artisti, tra cui Annamaria Alma, Angela Maggipinto, Andrea Indellicati, Brunella Rossini e Simona Giorgi con il suo “RossoTango I Cammei pittorici” che da, appunto spazio a Pillinini con le sue grafiche satiriche.
Radiotvtaranto (1977-1979)
Taranto Alè (1998-1999)
Articolo ventuno (2000-2005)
Gazzetta dello Sport (1990-1992)
Corriere dello Sport (1992-1993)
L’informatore (1999-2004)
Scintille (1994-1997)
Gente settimanale (1998)
Il Quotidiano di Taranto, lecce e Brindisi (1979-1983)
La Repubblica (1979-1990)
Inserto satirico “Baloon” de Il Mattino (1989-1992)
Tango inserto satirico de L’Unità (2009-2011)
Parcondicio settimanale satirico (2006)
vignettista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” dal 1983 a tutt’oggi.
I suoi libri:
- IMPERTINENZE (1985)
- BURLESCONI (2003)
- BANDANA REPUBLIC (2004)
- ECCE GNOMO (2006)
- IL GIULIVO (2007)
- SUPERNAN (2009)
- THAT’S ALL FOLKS! (2012)
- LA GAZZA edito da Edisud (2015)
Premio “FORTE DEI MARMI” come miglior disegnatore satirico (2009)
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