«Basta con le polemiche, si convochi al più presto un tavolo di confronto politico e il presidente Tamburrano si faccia promotore di un dialogo nuovo tra amministratori responsabili.
Questo non è il momento delle strategie e delle guerre di nervi; non è il momento per le rivalse personali. Oggi la politica deve ripartire dai territori, deve riannodare i fili della fiducia con la gente, recuperare autorevolezza e tornare a dialogare in maniera costruttiva. Il nostro unico obiettivo, come amministratori del centrodestra radicati per storia e per passione in Forza Italia, è farci portavoce di un bisogno diffuso di risposte che i dieci anni di governo Vendola non sono riusciti a dare». Alfredo Longo, sindaco di Maruggio, non ci sta ad assistere alle polemiche che nelle ultime settimane coinvolgono il partito di Berlusconi in Puglia e lancia un richiamo alla responsabilità politica degli amministratori forzisti. «Essere uomini di partito – prosegue Longo – ci impone di rispettare ruoli e gerarchie nella libertà che deriva dalla nostra indipendenza intellettuale; così come è già successo in passato allo stesso modo oggi siamo pronti a dare dignità all’On. Gino Vitali che, con la stesso meccanismo dei suoi predecessori, è stato indicato per guidare Forza Italia in Puglia. Detto questo, il ruolo di chi vive nei comuni, di chi si confronta con la quotidianità nella difficoltà, talvolta, di poter dare risposte, è star lontano dalle inutili diatribe legate a personalismi, ma contribuire a costruire un partito che torni al suo spirito primordiale, essere interprete di bisogni, essere promotore di buone prassi e portatore di risposte concrete».
Pochi giorni fa, su invito del Consigliere provinciale Arturo De Cataldo, decine di amministratori forzisti del versante orientale della provincia hanno incontrato il Presidente Tamburrano ponendole basi di un dialogo nuovo che ha avuto come focus il territorio. Alla luce di questo, con il consenso dei presenti, Longo ha chiesto proprio a Tamburrano, visto il suo ruolo super partes, di farsi promotore di un confronto tra il nuovo commissario Regionale del Partito con chi oggi è chiamato ad amministrare nella provincia di Taranto per tornare a parlare di politica e di programmi.
«Dieci anni di governo Vendola hanno lasciato sul piatto temi scottanti. Il depuratore consortile, la vicenda Ilva nella quale il Governatore è apparso come uno sciacallo politico in ciascuna delle intercettazioni riportate abbondantemente dalla stampa nazionale, non tutore della gente che di inquinamento muore, ma di chi trae benessere dal non rispettare le regole; per non parlare della gaffe politico-amministrativa in tema del nuovo ospedale. Vedremo a quale santo si appelleranno questa volta. Ma la responsabilità politica obbliga noi uomini di centrodestra – dice ancora Alfredo Longo – a non dimenticare le due sconfitte collezionate contro Vendola e a mettere da parte personalismi e politiche autoreferenziali rimettendo scarpe comode ai piedi per andare a battere i territori ad ascoltare la gente. In questo chi amministra le pubbliche amministrazioni è un osservatore privilegiato, poichè da un lato avverte e regista il disagio e dall’altro si scontra con una burocrazia che affossa lo sviluppo. Il paradigma del confronto oggi deve cambiare il suo focus e riposizionarsi sui temi da risolvere. Ed è fuori discussione che chi ha una tessera di partito è parte integrante di quel partito e ne condivide principi ispiratori e obiettivi».
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