L’Arpa Puglia ha segnalato la presenza nelle acque di Torre Colimena, marina di Manduria, una preoccupante presenza di Ostreopsis ovata, una microscopica alga tossica unicellulare che si sta prolifera per via di alte temperature.
Dal monitoraggio effettuato nella seconda quindicina di luglio nei venti siti distribuiti lungo le coste pugliesi, le analisi di Torre Colimena hanno evidenziato la concentrazione più elevata di questo organismo: 3.256.562 cellule per litro contro il 1.278.852 cellule per litro (secondo dato per gravità di tutta la Puglia) misurate nel mare di Torre Canne, nel brindisino, dove il sindaco di Fasano ha emesso il divieto di balneazione sino a domani. Nessuna misura è stata adottata dall’amministrazione comunale di Manduria mentre L’Arpa ha segnato con il bollino rosso questo tratto di mare manduriano.
ARPA Puglia ha attivo il monitoraggio Ostreopsis per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della citata microalga, potenzialmente tossica.
Allo scopo, l’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre – con frequenza quindicinale (aumentata nel caso di fioritura conclamata) n° 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie.
Nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile). Si tratta di una microscopica alga unicellulare, del gruppo delle Dinoflagellate, che vive di solito nelle calde acque dei mari tropicali, probabilmente introdotta accidentalmente nel Mediterraneo tramite le acque di zavorra delle navi.
Effetti sull’ambiente
Si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali
Effetti sulle persone
Sulle persone si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria).
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