TORRE LAPILLO. La beffa oltre il danno per il 40enne che dopo essere precipitato, mentre guidava un “paramotore”, nelle acque di Torre Lapillo è stato poi identificato e denunciato. L’episodio è avvenuto la sera di domenica 5 luglio quando l’uomo dopo essersi levato in volo dalle campagne vicine alla provinciale 359 Nardò-Avetrana, nel librarsi con il suo aliante a motore sulla costa, a bassa quota, ha perso il controllo del velivolo precipitando nella parte di mare a circa dieci metri dal bagnasciuga, nelle vicinanze di uno stabilimento balneare Nessun problema né per l’uomo né per i bagnanti. L’uomo non immaginava, forse, che qualcuno dei presenti avesse allertato la Guardia Costiera – Ufficio Locale Marittimo e i Carabinieri della Stazione CC Porto Cesareo, che sono intervenuti sul posto ed hanno avviato le ricerche. Il pilota , dopo aver recuperato la sua attrezzatura è stato fermato, e denunciato, dagli uomini ella Guardia costiera e dai Carabinieri di Porto Cesareo per le strade di Torre Lapillo.
La posizione dell’uomo è ora al vaglio degli inquirenti per la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce: la sua condotta, infatti, avrebbe violato il disposto dell’art. 1231 Codice di Navigazione (“Inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione”), nonché l’ordinanza sulla balneazione nr. 32/2015, emessa dalla Capitaneria di Porto di Gallipoli, che vieta qualsiasi volo su località turistiche-balneari: a tal proposito, l’unica località aperta al “volo libero” (deltaplani, monoplani) è quella di San Cataldo.
Il paramotore è stato invece sottoposto a sequestro. Le indagini sono condotte congiuntamente dalla Stazione Carabinieri e dall’Ufficio Locale Marittimo – Guardia Costiera di Porto Cesareo.
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