Domenica 23 giugno, infatti, la festa del Corpus Domini sarà solennizzata, come ormai da 4 anni, con la sublime infiorata: variopinti tappeti di fiori e sale, sciorinati per la navata centrale della Chiesa Matrice di Maruggio dedicata alla SS. Natività di Maria Vergine.
Nessuna ambizione di gareggiare con Infiorate più celebri e “monumentali”, tanto meno con quella, famosa in tutto il mondo, che si tiene a Genzano, eppure quello che si compie a Maruggio è un piccolo miracolo di devozione popolare e di efficientissima organizzazione.
Stupisce e commuove vedere come, anno dopo anno, numerosi volontari si prodighino per “dare una mano” per la buona riuscita di questa festa.
E allora: tutti in ginocchio – letteralmente – per ore e ore, sul duro marmo della Chiesa Madre, a comporre con arte sapiente e con “santa pazienza” le immagini rappresentate, che di anno in anno si rinnovano:
il calice, il pane spezzato, l’immagine del Cristo che istituisce l’Eucarestia, la tradizionale croce di Malta e – grossa novità per quest’anno – le immagini di Don Ambrogio Grittani e Don Tonino Bello, due straordinari sacerdoti della nostra terra di Puglia, che hanno manifestato e testimoniato con le loro opere il desiderio di prendere per mano i poveri e gli esclusi della società.
Tutto abilmente prende forma, a partire da umili e coloratissimi materiali: dalla stesura dei cartoni su sui vengono apposti i disegni, ai tanti petali di fiori e sale colorato… ma soprattutto fantasia e inventiva, creatività e attaccamento alla tradizione.
I preparativi, in realtà, sono cominciati per i volontari già da lunedì scorso; sono preparativi faticosi, ma fatti tutti insieme in allegria.
Il tutto culminerà con la processione di domenica 23, in cui il nostro parroco e ideatore Don Antonello Prisciano, mostrando il Santissimo, sfilerà devotamente sui tappeti floreali, calpestando l’effimero splendore dei profumati disegni.
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