Sono 723.000 i minorenni che in Italia vivono in condizioni di povertà assoluta e 1.822.000 quelli che vivono in condizioni di povertà relativa.
Complessivamente dunque in Italia oltre due milioni e mezzo di bambini vivono nel disagio economico più completo; e di questi oltre la metà abita nelle regioni del Mezzogiorno.
I dati sono allarmanti e riflettono una condizione critica per l’intero paese.
L’UNICEF intende fare su questi dati la sua “campagna elettorale”, che ha come obiettivo unico quello di presentare ai candidati premier le dieci priorità per la tutela dei diritti dei minori in Italia.
L’iniziativa si chiama “vota per i bambini- Diritti in Parlamento”- I cittadini che lo vorranno potranno “votare” per quelle priorità che riterranno fondamentali.
I cittadini che lo vorranno potranno recarsi nei punti di raccolta nelle piazze principali delle città, dove riceveranno una scheda, sulla quale sono indicati dieci problemi che riguardano i nostri minori:
- Nessuno escluso: proteggere dalla povertà.
- Tutti uguali di fronte alle leggi: non discriminazione e cittadinanza.
- Investire sull’infanzia: costruire il futuro.
- L’Italia per i bambini nel mondo: l’aiuto allo sviluppo.
- Giustizia a misura di bambini e ragazzi.
- Scuola di qualità per tutti.
- L’Ambiente giusto per crescere.
- Contro ogni violenza.
- Professionisti per l’infanzia: la formazione.
- I Ragazzi protagonisti: ascolto e partecipazione
Insomma, il nostro paese ha bisogno di lavorare per l’infanzia, ma questo tema sembra che sia stato dimenticato dai candidati politici.
Eppure “cambiare le cose” non può che significare prenderci cura oggi dei nostri bambini, per dare loro la possibilità di avere un futuro.
L’UNICEF presenterà questo documento durante alcuni faccia a faccia aperti al pubblico e alla stampa (organizzati dall’UNICEF medesima) , durante i quali saranno coinvolti i leader candidati premier dei principali schieramenti, ai quali sarà rivolta la richiesta di una sottoscrizione dello stesso ed un impegno a dare priorità all’infanzia nella prossima agenda di governo.
Insomma, si chiede di intervenire per affrontare le disuguaglianze materiali, combinando politiche per il sostegno al reddito delle famiglie con figli (comprese quelle di origine straniera), promuovendo la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e modalità di lavoro flessibili per entrambi i genitori, ampliando la disponibilità di servizi di qualità per la prima infanzia.
Si chiedono interventi sui livelli essenziali, garantendo uguale accessibilità ai diritti in tutte le Regioni italiane.
Altro aspetto importante è la valutazione dell’impatto sull’infanzia: si chiede di realizzare un’analisi per qualunque provvedimento adottato a livello di Governo centrale e/o locale, utilizzandola Convenzionesui Diritti dell’infanzia come parametro di riferimento, ribadendo il superiore interesse dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza su qualsiasi altra logica, ponendo particolare attenzione alle categorie più vulnerabili.
L’UNICEF monitorerà il rispetto dell’impegno sottoscritto analizzando l’operato del futuro governo: le leggi, le politiche, le prassi sull’infanzia che verranno adottate.
Il prossimo 10 febbraio in Piazza della Vittoria a Taranto, ma anche a Castellaneta e Martina Franca tutti, adulti e bambini, sono invitati ad esprimere la propria preferenza sulle priorità dell’infanzia.
Prof. Ernesto GRASSI Ins. Anna Maria Petrera
(e.mail: profrrnestograssi@yahoo.it) (e.mail: annamaria.petrera@libero.it)
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