Angelo Branduardi il “menestrello”polistrumentista italiano, ieri, nel ricordare il 1° Maggio, ha scritto un post sulla sua pagina ufficiale di Facebook che ha sorpreso il popolo di Facebook. Il cantautore ha ricordato la morte di Antonio Stano il 66enne manduriano bullizzato da otto giovani di cui sei minorenni. Riportiamo in post del cantautore:
Oggi è il Primo Maggio e si festeggia il Lavoro.
E’ vero… non c’è dignità senza Lavoro, e dovrebbe essere anche il contrario: non ci dovrebbero essere le condizioni per un Lavoro (che vuol dire crescita) se non c’è Dignità, o che essa venga ignorata, calpestata, mortificata.
Chissà che lavoro faceva Antonio, semmai ne avesse avuto uno.
Di certo chi lo ha massacrato (tra esecutori materiali e conniventi che si sono nascosti dietro a un ghigno fatto di omertosa indifferenza) non ha e non conosce Dignità, non conosce Pietas, e magari crede di avere un Lavoro solo perchè percepisce uno stipendio, o porta buoni voti dalla scuola.
Lavoro e Dignità dovrebbero essere valori imprenscindibili. L’empatia non si compra su Amazon, non la si conquista con un milione di followers su Instagram o aspirando a un video virale riprendendo un uomo moribondo, mortificato tra sputi e bastonate.
“Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco, non dimenticare il loro volto che dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti …”
Ed oggi che è il Primo Maggio, festa della Dignità, un pensiero corre verso colui che non ha potuto festeggiare e magari era tra i pochi ad averne davvero i requisiti, anche se viveva “borderline”.
Antonio è morto per difendere la sua Dignità.
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