N.B.: gli utilizzi della pianta descritti in questo articolo hanno unicamente valenza documentaria antropologico-folkloristica: non sono in alcun modo da considerarsi praticabili o sperimentabili. «Cumpà, vuoi avere un xxxxx grosso-grosso? Ungitelo tutto col “latte” di questa pianta!» Tipico scherzo (un po’ sadico oltre che pericoloso), diffuso anticamente in tutta …
Continua »Sulle tracce dell’antica Sallenzia: le ipotesi di Achille D’Elia e Gaetano Pichierri concernenti l’agro di Sava (TA)
Introduzione Gaetano Pichierri, meticoloso e infaticabile studioso savese, ha avuto due principali meriti: il primo, di essere stato ricercatore originale (e apprezzatissimo) della storia del territorio, tanto da meritare plausi, approvazioni, considerazione, stima e grandi attenzioni da parte del mondo storico-archeologico locale (la Società di Storia Patria per la Puglia, …
Continua »Dionisio, la Pizzica e… i Led Zeppelin
“Il sontuoso carro di Dioniso, Ricolmo di fiori e ghirlande, Avanza lento, trainato Da feroci bestie ammansite. È un percorso che irradia Magia: crollano le barriere, Si annullano i bisogni, Svaporano divieti e arbitrii. Riconciliazione, fusione, Riunione del singolo Con tutti in un’armonia Universale: ecco la suprema Beatificazione, l’ebbrezza …
Continua »Gli albanesi a Sava tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo. Studi, fonti storiche e contraddizioni sulla loro presenza e influenza nella cittadina jonico-salentina e nella ripopolazione del casale
Sul sito web del SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche) si legge che il Casale di Sava, abbandonato per un decennio a causa di incursioni, intorno al 1460 “fu ripopolato dall’immigrazione di albanesi giunti al seguito del condottiero Giorgio Castriota Skanderbeg”. Da quale fonte i redattori SIUSA abbiano …
Continua »Curiosità Salentine: il Lampascione, bulbo sopraffino
Il Lampascione, o Lampagione (nome bot. Leopoldia comosa, sin. Muscari comosum) è considerato alimento gustoso e prezioso, e gode di fama afrodisiaca sin dai tempi degli antichi romani. Si tratta di un bulbo ricercatissimo nella locale tradizione, e consumato in abbondanza. Nella voce dialettale, a causa della sua forma, è …
Continua »IL TARANTISMO NEGLI STUDI DI FRANCESCO CANCELLIERI
DA UNA LETTERA DEL 1817 AL DOTT. KOREFF, E CON UNA TESTIMONIANZA DI DOMENICO SANGENITO DA LUCERA Introduzione Francesco Girolamo Cancellieri, nato a Roma nel 1751, fu storico, bibliotecario e scrittore. Nel 1817 diede alle stampe la sua “Lettera al Ch. Sig. Dottore Koreff sopra il Tarantismo, l’ aria …
Continua »L’ edera tra mito, magia e medicina popolare
N.B.: le notizie, i preparati e le ricette inserite in questo articolo hanno unicamente valenza documentaria etno-antropologica: non sono in alcun modo da considerarsi praticabili o sperimentabili. L’Edera ha fama di pianta magica ed è legata, nella mitologia, a Dioniso, il quale veniva chiamato anche Kissós, nome greco della pianta.[1] …
Continua »Le fave nella tradizione. Alimentazione, medicina, credenze popolari, proverbi e mito
Conosciamo un po’ tutti virtù e impieghi delle fave come alimento: si tratta di un cibo popolarissimo nella antica alimentazione dei nostri paesi e nella tradizione contadina, tanto da aver fatto meritare anche ai savesi il soprannome di “Fungi & Fai”. Come alimento, questo vegetale facilmente coltivabile e dalla produzione …
Continua »Pasano e dintorni: aspetti storico-archeologici
Il Santuario di Pasano (contrada in agro di Sava) si trova in una zona caratterizzata da un succedersi di insediamenti nelle diverse epoche: Primaldo Coco riporta in vari passaggi le origini del Casale di Pasano come insediamento sorto nei principi dell’ Impero Romano (e al periodo romano risalirebbe, secondo …
Continua »SAVA: Largo Pozzi e “LU SANNAI”
Un ventennio fa, intorno al 1999, l’ Amministrazione Comunale savese pensa di ristrutturare la vecchia Piazza Sauro (più anticamente Largo Pozzi) dandole un aspetto “moderno” e dedicandola a Padre Pio. Così, anziché valorizzare e riportare al suo più antico aspetto il sito, lo si rende irriconoscibile, deturpando, per di più, …
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