sabato 21 Dicembre, 2024 - 17:47:48

Pierfranco Bruni

Pierfranco Bruni
E' nato in Calabria. Ha pubblicato libri di poesia (tra i quali "Via Carmelitani", "Viaggioisola", "Per non amarti più", "Fuoco di lune", "Canto di Requiem", "Ulisse è ripartito", "Ti amero' fino ad addormentarmi nel rosso del tuo meriggio"), racconti e romanzi (tra i quali vanno ricordati "L'ultima notte di un magistrato", "Paese del vento", "Claretta e Ben", "L'ultima primavera", "E dopo vennero i sogni", "Quando fioriscono i rovi", "Il mare e la conchiglia") La seconda fase ha tracciato importanti percorsi letterari come "La bicicletta di mio padre", "Asma' e Shadi", "Che il Dio del Sole sia con te", "La pietra d'Oriente ". Si è occupato del Novecento letterario italiano, europeo e mediterraneo. Dei suoi libri alcuni restano e continuano a raccontare. Altri sono diventati cronaca. Il mito è la chiave di lettura, secondo Pierfranco Bruni, che permette di sfogliare la margherita del tempo e della vita. Il suo saggio dal titolo “Mediterraneo. Percorsi di civiltà nella letteratura contemporanea” è una testimonianza emblematica del suo pensiero. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura. Ha ricevuto diversi riconoscimenti come il Premio Alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per ben tre volte. Candidato al Nobel per la Letteratura. Presidente Commissione Conferimento del titolo “Capitale italiana del Libro 2024“, con decreto del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano del 28 Novembre 2023.

Se l’Italia, le scuole, la chiesa, gli intellettuali avessero coraggio e cultura inviterebbero a leggere, a studiare a discutere su Oriana Fallaci in questo tragico tempo

oriana fallaci pierfranco bruni

  Se l’Italia avesse coraggio, se la scuola italiana avesse coerenza, identità e fortezza, se gli intellettuali ragionassero con l’anima e con le appartenenze geo-politiche e non ideologiche, se le università conoscessero la grande storia dell’incontro tra Occidente ed Oriente, se i cattolici e la chiesa fossero veri cristiani e …

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Luigi Tenco, Fabrizio De André, Franco Califano, Skoll, Compagnia dell’Anello: dal mondo celtico e Antica Tradizione alla cultura popolare dei processi linguistici che trovano voce in Dante Alighieri

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Dalla poesia araba alla “Vita Nova”. Da Rumi a Dante sino a Poliziano e a Ronsard. Il percorso dei linguaggi è fatto di parola, musica, immagine. Dante è contemporaneità nel Sante oltre la teologia. La nostra contemporaneità, dalla scuola ai beni culturali, deve fare i conti con il legame tra …

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Lasciamo da parte il vittimismo per una idea progettuale in una Taranto che vorremmo

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La grave crisi del siderurgico che ha attanagliato e attanaglia Taranto non è soltanto una questione che riguarda l’aspetto economico emergente o il dilagare della disoccupazione, oppure la manifesta difficoltà imprenditoriale che viene ad essere coinvolta in una crisi di investimento generale. C’è una questione di fondo. Queste difficoltà sono …

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Finalmente i beni culturali si rinnovano con Franceschini e Volpe nel progetto valorizzante della Riforma

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La storia dei beni culturali è storia non solo di modelli culturali e di riforme che “assestano” i nuovi sistemi giuridici e amministrativi, sulla base di una società, che antropologicamente vive di trasformazioni, ma bisogna considerare e comprendere che nel corso dei decenni, e non dei secoli, il concetto stesso …

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Nel giorno del ricordo non bisogna scavalcare la memoria infoibata. Bisogna avere l’onestà di condannare i morti dimenticati dal comunismo

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Condannare ricordando. Ricordando per condannare i comunismi. Scrisse Aleksandr Isaevič Solženicyn: “Delle atrocità che ho subito io non accuso i miei carcerieri, ma solo me stesso perché quando c’era da parlare io ho taciuto”.  Quante verità dai morti trascinati nelle Foibe. Il volto del comunismo è unico. Qualche decennio fa si parlava …

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