Avetrana esprime la sua contrarietà alla localizzazione del depuratore consortile Sava Manduria. Alessandro Scarciglia, vice sindaco del comune di Avetrana, pubblica sul social network di Facebook, il testo integrale della delibera subito dopo l’approvazione ad unanimità in Consiglio Comunale capeggiato dal sindaco Minò.
Il testo integrale della delibera approvata ieri in Consiglio Comunale:
Ordine del giorno: Localizzazione dell’impianto di depurazione consortile di Manduria e di Sava. Provvedimenti.
Premesso:
• Che già nel 2003 il Comune di Manduria con propria nota nr. 15566 del 04/06/2003 indirizzata al commissario Delegato per l’emergenza ambientale, On. Raffaele Fitto e all’allora Dirigente dell’Area LL.PP. della Regione Puglia, dott. Ing. Armando Serra, chiedeva di considerare quale nuova ubicazione dell’impianto le aree in località “Marina” di proprietà del Comune di Manduria;
• che nel settembre 2004, su incarico del Commissario Delegato, l’AQP redisse un progetto preliminare che prevedeva la costruzione di un nuovo impianto di depurazione consortile, a servizio degli abitanti di Manduria , Sava e delle marine di Manduria, ubicando lo stesso, in località Masseria della Specchiarica, mentre il recapito finale dell’affluente depurato veniva individuato nel bacino retrodunale della “Palude del Conte”;
• che già il suddetto progetto esaminava comunque tre differenti alternative: Area dell’impianto depurativo esistente (località Laccello), area in località Masseria Cuturi (intermedia rispetto all’abitato di Manduria e alle sue Marine) e area in località Iazzo della Specchiarica;
• che in data 8 novembre 2005, presso la sede dell’ATO Puglia, si tenne una riunione in relazione al suddetto progetto preliminare, tra i rappresentanti del Comune di Sava, del Comune di Manduria, dell’ATO, della Struttura Commissariale e dell’AQP ed, in tale sede, la Struttura Commissariale chiese che venisse redatto uno studio di fattibilità per evidenziare i motivi delle scelte progettuali adottate, mentre il comune di Manduria chiese che l’impianto di depurazione fosse ubicato in altra area;
• che, in data 12 dicembre 2005, i tecnici dell’AQP tenevano un sopralluogo congiunto con amministratori e tecnici dei Comuni di Sava e Manduria, finalizzato sia ad individuare l’ubicazione per il nuovo impianto che per il recapito finale;
• che in esito al suddetto sopralluogo, in pari data, fu redatto un verbale in cui il Comune di Manduria indicava come nuovo sito dell’impianto di depurazione l’area compresa tra la S.P. Tarantina e la strada Comunale di collegamento tra la S.P. Tarantina e la S.P. Castelli mentre, per quanto riguardava il recapito finale, il Comune si dichiarava d’accordo con l’ipotesi di scarico a mare, solo a mezzo di condotta sottomarina da realizzarsi in corrispondenza della Strada Comunale Specchiarica;
• che, in considerazione del nuovo scenario di intervento delineatosi, l’AQP predisponeva un nuovo progetto preliminare, con affluente conforme ai limiti di scarico previsti dalla Tabella 1 del D.lgs. 152/99 e scarico in battigia, ubicazione dell’impianto nel sito indicato dall’ Amministrazione Comunale di Manduria e tracciato del collettore emissario in linea con le indicazioni della stessa amministrazione;
• che dopo l’approvazione del progetto preliminare si provvedeva all’approvazione del progetto esecutivo con decreto 06/CD/A del 14 febbraio 2008 con le seguenti prescrizioni:
– venga eseguito il parere di compatibilità ambientale (lett. a);
– l’impianto pur essendo stato concepito in funzione della condotta sottomarina, dovrà funzionare regolarmente anche in assenza della stessa (lett. c);
• che nella riunione indetta dall’Assessore alle OO.PP. in Bari il giorno 22.04.2008, avente ad oggetto l’analisi delle criticità connesse alla realizzazione dell’impianto di depurazione Manduria-Sava, l’Amministrazione Comunale di Avetrana, invitata ufficialmente per la prima volta ad esprimersi sull’argomento, prendeva atto della definitiva localizzazione di detto impianto, senza che le fosse stato tempestivamente notificato alcun atto in tal senso, in dispregio ad ogni forma di concertazione, come si conviene tra PP.AA. portatrici di analoghi interessi;
• che in tale sede, i rappresentanti dell’Amministrazione di Avetrana esprimevano la loro ferma contrarietà a tale localizzazione, perché prevista in area protetta, a ridosso di una zona turistica residenziale (Ulmo Belsito) e di area SIC, aggravata ancor più dall’assenza nel progetto dei preventivi e obbligatori pareri di carattere ambientale e paesaggistico, ribadivano la propria proposta alternativa avanzavando l’ipotesi di farsi carico anche dei reflui delle marine di Torre Columena, Specchiarica e zona Chidro, previa verifica di compatibilità tecnica del proprio impianto di depurazione;
• che, pertanto, appare opportuno ed economicamente conveniente, localizzare l’impianto di depurazione consortile Sava-Manduria in modo adeguato per poter servire la zona costiera di S. Pietro in Bevagna e Torre Borraco e quindi ad adeguata distanza dalle aree protette e dalle zone turistico-residenziali;Considerato:
• che, a seguito di ciò, il Comune di Avetrana ha approvato una serie di atti in Consiglio Comunale, che sono da considerarsi parte integrante del presente atto, con le quali si opponeva al progetto e formulava proposte alternative: delibera C.C. nr. 13 del 03/06/2008, delibera C.C. nr. 3 del 05/03/2009, delibera C.C. nr. 30 del 21/11/2011, delibera C.C. nr. 51 del 29/11/2011. Opposizioni motivate dal fatto che il sito individuato, come sopra ricordato, per l’impianto di depurazione Sava-Manduria, ricade proprio nell’ area protetta (Riserve Naturali Regionali del Litorale Tarantino Orientale, più specificatamente nell’area protetta Chidro e Cuturi Rosa Marina), a circa 500 m dal SIC “Torre Columena” (codice IT 9130001), oltre che a ridosso della zona turistico residenziale-Ulmo Belsito.
• che in data 04/03/2009 anche l’Unine dei Comuni “TERRE DEL MARE E DEL SOLE” con proprio atto deliberativo ha manifestato la propria contrarietà, tra le altre cose, anche alla localizzazione del sito del depuratore a ridosso di una zona turistica residenziale (Ulmo Belsito) e di Area SIC;
• che anche il Comune di Manduria, con propria Deliberazione di Consiglio Comunale nr.79 del 18/11/2011 chiedeva alla Regione Puglia di valutare la possibilità di individuare altre opzioni che potessero prevedere una diversa ubicazione dell’impianto nell’entroterra;Preso atto:
• che Acquedotto Pugliese e Regione Puglia hanno redatto un nuovo progetto del depuratore consortile eliminando la condotta sottomarina e prevedendo lo scarico emergenziale su diverso corpo idrico superficiale;
• che il Consiglio Comunale di Manduria è chiamato già il prossimo 17 febbraio ad esprimersi sulla concessione della relativa variante all’attuale progetto;
• che la zona Ulmo Belsito, unica località turistico residenziale del Comune di Avetrana, è abitata anche nel periodo invernale da cittadini stranieri oltre che italiani;
• che le marine in premessa, sono abitate e frequentate per lo più da cittadini avetranesi, ma anche dai cittadini dei Comuni di Erchie (BR), Torre S.S. (BR), Mesagne (BR) e Latiano (BR) i quali hanno già manifestato la loro contrarietà alla localizzazione di detto depuratore;
• che non risultano chiare le ragioni che hanno determinato l’individuazione dell’attuale sito, o meglio che lo stesso rappresenti oggi l’unico sito possibile senza che ve ne siano altri alternativi e scevri dalle criticità paesaggistico-ambientali e turistico-residenziali rispetto a quello di cui all’attuale progetto;
• che, pertanto, si ritiene indispensabile ricercare quanto più possibile una condivisione di intenti su tematiche di siffatta portata;
• che tali dubbi persistono a causa del mancato coinvolgimento del
Comune di Avetrana o, comunque, coinvolto a fasi alterne;Ritenuto:
• che il Comune di Avetrana debba dotarsi dell’ausilio di un legale e di un tecnico professionista al fine di tutelare gli interessi sia del proprio territorio sia dei propri cittadini che stagionalmente risiedono nelle zone di Ulmo Belsito e di Specchiarica;
• che fin dall’inizio tutte le forze politiche di Avetrana si sono dichiarate favorevoli alla realizzazione del depuratore come opera pubblica ma assolutamente contrarie allo scarico in mare in ogni sua forma e all’attuale sito in progetto.Tutto ciò premesso e considerato,
il Consiglio Comunale di Avetrana chiede:
• di impegnare il Sindaco a fissare con estrema urgenza un incontro con i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Manduria al fine di valutare la possibilità e la volontà di quest’ultimo Ente di voler individuare una nuova ubicazione dell’impianto depurativo;
• che venga valutata e verificata l’efficienza depurativa dell’impianto di Avetrana conseguentemente ai maggiori apporti dei reflui delle suddette marine e, nel caso, predisporre il potenziamento dello stesso, quale soluzione in ogni caso economicamente più conveniente;
• che venga fissato un incontro presso la Regione Puglia tra tutti gli Enti interessati (a cui viene notificato il presente atto) per illustrare le motivazioni del presente O.d.G.;
• che la presente deliberazione venga inviata a mezzo PEC ai Comuni di Erchie (BR), Torre S.S. (BR), Mesagne (BR), Latiano (BR), Maruggio (TA), Manduria (TA), Sava (TA), nonché al Presidente della Regione Puglia, dott. Michele Emiliano, all’Assessore alle OO.PP. Giovanni Giannini, all’Assessore all’Urbanistica Anna Maria Curcuruto, all’Assessore all’Agricoltura Leonardo Di Gioia, all’A.T.O. Puglia per la gestione delle risorse idriche, all’Acquedotto Pugliese.
• si impegna sin d’ora ad intraprendere ogni ulteriore iniziativa atta a scongiurare la localizzazione del depuratore consortile nei pressi della zona Ulmo Belsito.
• chiede al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di individuare e nominare con la massima urgenza un legale e un tecnico professionista al fine di approfondire con la dovuta attenzione la progettazione dell’impianto di depurazione prendendo in considerazione la possibilità di individuare un sito alternativo per la realizzazione del suddetto depuratore;
• chiede di incaricare il tecnico professionista, inoltre, al fine di avviare le procedure di una verifica Uranistico-Ambientale valutando il grado di criticità geologico, geomorfologico, idrogeologico, idraulico, forestale-vegetazionale ed Urbanistico del sito ove è stato allocato il manufatto relativo al Depuratore consortile “Manduria-Sava”, in considerazione del fatto, inoltre, che anche il progetto della strada Talsano/Avetrana è stato modificato per le stesse ragioni.
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