“Io non sono un uomo libero, ero un uomo libero più in carcere che fuori”. Sono le prime parole di Michele Misseri, affidate a una intervista in esclusiva per Videonews, a poche ore dal suo ritorno in libertà
Nella notte appena trascorsa, Michele Misseri, il 69enne coinvolto nell’omicidio di sua nipote 15enne, Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010, è tornato nella sua residenza di via Deledda, il luogo in cui si consumò il tragico evento. La sua presenza ha riportato l’attenzione sulla vicenda, poiché Misseri era stato rilasciato dal carcere di Lecce domenica scorsa dopo aver scontato una condanna di 8 anni per soppressione di cadavere, usufruendo di una riduzione detentiva di 696 giorni. Misseri, che negli anni ha continuato a dichiarare di essere stato lui ad aver ucciso Sarah, e che all’ergastolo ci sono due innocenti, la figlia e la moglie, potrà festeggiare il suo 70esimo compleanno, tra circa un mese, da uomo libero
La comunità locale è stata scossa dal ritorno di Misseri, tanto che il Sindaco Iazzi ha emanato un’ordinanza che vieta il transito in via Deledda e nelle vie circostanti. Questa mossa mira a evitare ripetizioni delle situazioni tumultuose verificatesi 14 anni fa, quando l’area fu invasa da curiosi alla ricerca di dettagli sull’omicidio.
Il Sindaco ha confermato che le restrizioni rimarranno in vigore fino a ulteriori comunicazioni, con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e prevenire possibili assalti da parte di curiosi o giornalisti. La comunità locale resta in uno stato di tensione mentre segue da vicino gli sviluppi della situazione, cercando di comprendere le implicazioni del ritorno di Misseri nel contesto della tragica vicenda di Sarah Scazzi.
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