La festa di Sant’Antonio di Padova ad Avetrana è una delle feste più particolari della zona. Durante la “tredicina” dedicata al Santo si svolgono numerosi riti religiosi e civili, tra cui l’Unzione degli Infermi, la Consacrazione dei Bambini, la Benedizione del Pane della Carità – si deve a questo grande Santo la diffusione del Pane di Sant’Antonio, avvenuta alla fine del 1800, pia istituzione diffusa oggi in ogni parte del mondo – e la Benedizione dei Vestiti Devozionali indossati dai bambini durante la sfilata dei carri carichi di spighe.
Originariamente, solo un carro veniva benedetto nella piazza del paese e il ricavato della vendita del grano veniva destinato ai festeggiamenti. Grazie all’impegno del Comitato e dei carrettieri, questo rito di grande valore devozionale è stato ripreso e arricchito. La sfilata si conclude nello stadio comunale con la rievocazione del “Miracolo del Giumento” compiuto da Sant’Antonio per convertire un eretico, seguita dalla suggestiva “Ballata dei cavalli“.
Breve la storia dell’eretico e di Sant’Antonio.
”Antonio era in Francia, a Tolosa, una città al centro dell’eresia Catara, la quale negava la bontà del mondo materiale, come pure la presenza del Cristo nell’Eucaristia. Antonio ebbe parecchi dibattiti pubblici con loro e, sebbene non riuscissero a smentire il Santo, non erano disposti ad ammettere i loro errori. Un giorno uno di loro pretese una dimostrazione miracolosa, “Se riesci a far sì che la mia mula si inginocchi dinanzi a ciò che tu chiami il corpo del Signore, io crederò quello che dici.” Antonio non voleva mettere Dio alla prova, tuttavia era impossibile per lui sottrarsi alla sfida, quindi fu costretto ad accettare la sfida e ad affidarne l’esito a Dio. Per tre giorni l’eretico tenne la musa rinchiusa nella stalla senza darle da mangiare. Al terzo giorno una grande folla si radunò nella piazza centrale. Antonio celebrò la messa in una piccola cappella, e poi uscì portando con sé il Santissimo Sacramento. Nel frattempo anche la mula era stata portata in piazza, e le fu messo di fronte un bel mucchio di fieno. Antonio disse ad alta voce, “Mula! Avvicinati ed inchinati dinanzi al Santissimo Sacramento, il tuo Creatore!” Immediatamente la bestia si avvicinò, e piego sia le ginocchia che la testa dinanzi al Santissimo Sacramento. Il padrone della mula e, con lui, molti eretici, ritornarono alla fede Cattolica.”
La festa attira un gran numero di devoti, con i carri carichi di grano e gli altarini dedicati a Sant’Antonio che attraversano le vie della città fino allo stadio comunale. Il 13 giugno, circa 200 figuranti trainano i carri adornati a festa con spighe, percorrendo le principali strade del paese in un’atmosfera di fede e festa. È diventato un tradizionale appuntamento atteso da molti devoti, con una notevole partecipazione di persone, non solo del luogo ma anche provenienti da altri paesi paesi fuori provincia .
La festa si conclude con i fuochi pirotecnici e l’esibizione del rinomato gran concerto bandistico Città di Castellana Grotte diretto dal maestro Grazia Donateo bacchetta di spicco del panorama bandistico internazionale che chiude così i festeggiamenti civili.
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