Nella piazza centrale del paese i turisti si aggirano curiosi tra un piatto di polpette, pettole e fritto misto, mentre tra un brano di pizzica e l’ altro delle ragazze accennano alcuni passi del ballo salentino, come un tempo le donne ballavano nella piazza del paese per “espiare” il morso della tarantola.
Avetrana, una terra fiera ed orgogliosa come gli avetranesi in difesa del territorio contro la minaccia del nucleare negli anni ’80. Un paese la cui vocazione turistica regala giornate d’incanto ai turisti tra ore liete trascorse al mare e serate fino a notte fonda a ballare “tra la storia”. Terra di Primitivo, Negramaro, ulivi secolari che scandiscono con i loro raccolti le stagioni tra la terra rossa, il borgo antico ed il mare. Il sole d’agosto si riflette sulle pareti imbiancate a calce, la leggera brezza soffia tra le lenzuola sui terrazzi ed il profumo dei pomodori secchi cattura lo sguardo e l’olfatto. Tra le viuzze del centro storico le botteghe e le osterie riaprono a nuova vita per deliziare le tradizioni ed il palato dei forestieri. Un bimbo volge lo sguardo all’insu’ per ammirare l’orologio posto sulla sommità della torre. I cittadini di Avetrana regalano sorrisi ai passanti tra un panino ed una frisa che vengono serviti, consapevoli di aver colto la bellezza di una terra generosa di storia, sole, mare e pronta all’accoglienza.
Salvatore Cosma