TARANTO – È del 21 ottobre la conferma, da parte della sezione fallimentare del tribunale di Taranto, che il ricorso firmato dall’imprenditore bresciano Ghirardini nei confronti della Bsm srl (di proprietà della famiglia Caffo) per l’aggiudicazione della storica azienda Borsci, fondata nel 1840, non è stato accolto.
Il progetto presentato dal Gruppo Caffo è stato quindi giudicato a tutti gli effetti il più idoneo per rilanciare il famoso Elisir San Marzano, prodotto che per anni ha rappresentato la Puglia. Un progetto che prenderà il via in tempi brevissimi: il Gruppo Caffo ha infatti già sottoscritto l’accordo con i sindacati ed incontrato personalmente i 18 dipendenti dell’azienda pugliese, per illustrare loro quale sarà il piano di rilancio e nel contempo garantire che l’anzianità di servizio non verrà toccata, nonostante per legge potrebbe essere azzerata.
“Vogliamo anzitutto puntare sulle persone e sul territorio” spiega Sebastiano Caffo “che, come per il nostro Vecchio Amaro del Capo, sono i veri punti di forza di questo prodotto. Per questo riporteremo in etichetta la dicitura “Taranto, Puglia, Italia” che negli anni era scomparsa ed appronteremo un serio progetto di marketing che, attraverso la nostra capillare rete di vendita, promuoverà l’Elisir su tutto il mercato italiano e ben oltre i confini nazionali. Il nostro progetto prevede che nel più breve tempo possibile l’Elisir San Marzano Borsci riconquisti il mercato, partendo da ciò che è sempre stato, fin dal 1840.
In merito al ricorso di Ghirardini, posso solo dire che era basato su elementi insussistenti che tentavano di dimostrare il falso, come confermato dal tribunale di Taranto. Sulle illazioni riguardanti la solvibilità dell’azienda basate sul parere del prof. Turco, ci riserviamo di procedere per vie legali nei confronti del ricorrente e dei suoi consulenti”. (AGI)
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!