La Asl di Taranto ha denunciato “vere e proprie azioni vandaliche ieri pomeriggio presso il Presidio Ospedaliero Moscati, da parte di alcuni cittadini dopo un ricovero di un bambino, a seguito di incidente”.
Il piccolo, 2 anni, è precipitato dall’altezza nelle scale interne di un edificio in un quartiere cittadino ed è stato ricoverato in prognosi riservata per le ferite riportate alla testa. A rendersi protagonisti degli atti vandalici sarebbero stati alcuni suoi parenti. Sono state danneggiate “finestre, porte, e messo a soqquadro il reparto di radiologia, nonostante la totale abnegazione del personale sanitario -spiega la Asl- impegnato a salvare, come sempre, vite umane. In questo caso, la vita di un bimbo di due anni. Il danneggiamento di un ospedale rappresenta una vera sconfitta morale, privo di senso civico”, continua l’azienda.
“Il rispetto di un ambiente sanitario, luogo pubblico, è una condizione di maturità culturale, educazione, intelligenza che ci contraddistingue dalle popolazioni selvagge. Pur tra impegni, valore dell’accoglienza, il personale sanitario dell’Ospedale Moscati, ha privilegiato la vita di un bambino anziché rispondere alle aggressioni di alcuni facinorosi, i quali anziché apprezzare la completa assistenza sanitaria, con un ricovero successivo nell’interesse del piccolo paziente presso il Presidio Ospedaliero ‘santissima Annunziata, ove sono presenti tutti i reparti chirurgici, hanno pensato bene di divellere quanto di utile è presente al Moscati”. La Polizia di Stato sarebbe stata costretta a intervenire anche durante il ricovero ospedaliero avvenuto al Santissima Annunziata.
Gli autori dei danneggiamenti, a quanto si è appreso, lamentavano presunti ritardi nei soccorsi e temevano ulteriori conseguenze per il piccolo in seguito alla decisione dei sanitari di disporre il suo trasferimento dall’ospedale Moscati del rione Paolo VI all’ospedale Santissima Annunziata, che si trova nel centro cittadino. “Un ospedale – attacca l’Asl – è luogo dove si salvano vite umane, dove gente sofferente viene curata: dovrebbe essere per tutti un luogo sacro. Il rispetto di un ambiente sanitario, luogo pubblico, – conclude l’Asl – è una condizione di maturità culturale, educazione, intelligenza che ci contraddistingue dalle popolazioni selvagge”.
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