Il tranquillo quartiere di Bari era stato scosso da un tragico evento avvenuto il 18 dicembre scorso, quando il rispettato fisioterapista Mauro Di Giacomo è stato brutalmente assassinato sotto casa sua. Ciò che ha reso questa tragedia ancora più scioccante è che il presunto responsabile è un operaio edile di 59 anni, precedentemente incensurato.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalle autorità competenti, il movente di questo atroce omicidio risiederebbe in alcuni rancori accumulati nel tempo. Pare che la figlia dell’operaio edile abbia subito delle lesioni durante una seduta di fisioterapia nel 2019, causate presumibilmente dallo stesso Mauro Di Giacomo. Questo episodio ha scatenato una disputa legale che ha aggravato ulteriormente le tensioni tra le parti coinvolte.
Nonostante Di Giacomo si sia costituito nel processo e abbia negato la sua responsabilità, non è stato possibile raggiungere un accordo transattivo con l’operaio edile, alimentando così ulteriormente il risentimento dell’indagato. Gli inquirenti hanno ricostruito che l’omicidio è stato premeditato, con l’operaio che avrebbe effettuato sopralluoghi già mesi prima dell’evento tragico.
La sera del 18 dicembre, il fisioterapista è stato sorpreso dall’aggressore appena giunto a casa. Dopo una breve discussione, è stato sparato più volte e successivamente colpito ripetutamente alla testa con il calcio di una pistola. L’omicidio è stato caratterizzato non solo dalla premeditazione, ma anche da una crudeltà che ha scioccato persino gli investigatori.
Il killer si è allontanato dalla scena del crimine a bordo di un’auto nera, facendo perdere le sue tracce. La comunità è rimasta sconvolta da questo terribile atto di violenza, chiedendosi come sia stato possibile che una disputa così banale potesse degenerare in una tragedia così orribile.
Mauro Di Giacomo viene ricordato come un professionista stimato e rispettato, mentre il suo assassino rimane in custodia delle autorità, in attesa di giustizia. La storia di quest’uomo, che ha perso la vita a causa di un conflitto apparentemente irrisolvibile, ci ricorda l’importanza della gestione pacifica dei conflitti e della ricerca di soluzioni attraverso il dialogo e la mediazione.
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