Il Reparto Operativo Aeronavale di Bari, che svolge senza sosta anche una costante azione di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino, ha conseguito una serie di risultati a tutela e salvaguardia del patrimonio ittico, in cinque distinti controlli nel tarantino.
I militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto, nell’ambito di specifiche attività di servizio predisposte per il contrasto alla pesca di frodo e la commercializzazione di specie ittica vietata, hanno sottoposto a sequestro complessivamente circa 230 chilogrammi di “ricci di mare”, pari a oltre 5.600 esemplari, raccolti da cinque soggetti, tutti sprovvisti di licenza per la pesca e soprattutto di documenti che certificassero la provenienza e tracciabilità del prodotto.
Il prodotto ittico sequestrato, ancora vivo, è stato rigettato in mare per consentire la ripopolazione delle preziose colonie marine.
I controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza lungo il litorale costiero tarantino, in materia di pesca e di commercio ittico, sono riconducibili alla più ampia azione di polizia economico-finanziaria di controllo economico in mare e nelle acque interne. Il Corpo, attraverso la propria componente navale, si pone inoltre l’obbiettivo di salvaguardare l’ambiente marino, contrastando la pesca di specie ittiche vietate e allo stesso tempo tutelare gli operatori del settore che esercitano, legittimamente e nel pieno rispetto delle risorse, la propria attività.
Il costante presidio del litorale costiero e delle acque di competenza regionale del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, oltre ad assicurare, attraverso il mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore, una decisa azione di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati, rende possibile la salvaguardia delle risorse ambientali, della salute pubblica e dell’economia sana.
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