sabato 02 Novembre, 2024 - 1:46:43

“Il Barone” di Manduria vincitore del premio Giganti di Puglia 2017

PREMIO GIGANTI DI PUGLIA – Prima edizione – Premio al miglior ulivo monumentale di Puglia 2017. L’ulivo “il Barone” di Masseria Fellicchie a Manduria

Alcuni mesi fa ha avuto inizio un concorso regionale che ha coinvolto i proprietari di ulivi monumentali presenti nelle varie province pugliesi: il concorso Giganti di Puglia. L’obiettivo è quello di tenere sempre alta l’attenzione sul valore del grande patrimonio olivicolo della regione e far conoscere al mondo alcuni tra gli esemplari più eccezionali e straordinari presenti nel territorio.
Il concorso, dopo alcune settimane, si è concluso con una selezione degli ulivi più spettacolari candidati al riconoscimento come miglior ulivo monumentale dell’anno. Proprio in questi giorni è stato eletto dalla giuria l’ulivo vincitore, che rappresenterà simbolicamente il patrimonio degli ulivi monumentali pugliesi.

Il vincitore di questa prima edizione del concorso Giganti di Puglia, premio al miglior ulivo monumentale del 2017, è l’ulivo millenario di Manduria conosciuto come “il Barone”, custodito da Paolo Basile della Masseria Fellicchie, a due passi da Torre Colimena e dalla Salina dei Monaci, nel cuore delle riserve naturali del Litorale Tarantino. Il premio verrà consegnato nei prossimi giorni al proprietario dell’ulivo, in quanto custode di un patrimonio della comunità, durante un incontro pubblico nel corso del quale sarà possibile ammirare lo spettacolare ulivo millenario. Il Barone di Masseria Fellicchie sarà, pertanto, l’ulivo che rappresenterà simbolicamente, per il 2017, l’intero patrimonio naturale e culturale degli ulivi monumentali di Puglia.

Il premio Giganti di Puglia è nato con l’obiettivo di ricordare a tutti che la Puglia ha negli ulivi una ricchezza materiale e culturale straordinaria. Sono tanti i proprietari di ulivi monumentali di eccezionale valore che hanno partecipato al concorso. Di alcuni di loro se n’è parlato sul blog di Millenari di Puglia e di altri se ne parlerà, sia per dedicare loro uno spazio speciale, che per tenere sempre vivo l’interesse verso la bellezza degli ulivi pugliesi, simbolo della Puglia in tutto il mondo. Le candidature sono pervenute da varie parti della Puglia, dal Gargano fino alla punta sud del Salento, segno evidente della presenza degli ulivi millenari diffusa su tutto il territorio.

Gli ulivi che hanno passato la selezione finale sono tutti alberi che si distinguono, sia per dimensioni e forma, che per stato di conservazione, produttività e valore culturale. Il premio di miglior ulivo monumentale del 2017, che andrà all’ulivo millenario di Manduria, sarà anche il riconoscimento dell’importante lavoro di conservazione e tutela che il proprietario svolge nel preservare questo patrimonio vivo della cultura pugliese. Nei prossimi giorni verrà comunicata la data della premiazione.

Infine, un ringraziamento speciale dell’organizzazione va a tutti coloro che, avendo a cuore la bellezza del paesaggio degli ulivi di Puglia, hanno dato un contributo nella divulgazione del concorso consentendo di aumentare la visibilità e la conoscenza di un patrimonio di così inestimabile valore.

Curiosità del “Barone”

Le sue misure de Il Barone di Manduria” sono di 10 metri e 70 centimetri di circonferenza misurata a 130 cm dal terreno. Man mano che si va verso il basso l’ulivo si allarga ancora di più. Non è solo uno degli ulivi più grandi a livello di tronco ma è anche un grande produttore di olive grazie alla sua enorme chioma. Si trova all’interno di un oliveto secolare esteso oltre 400 ettari per cui è in compagnia di molti altri ulivi monumentali. Le sue foglie respirano l’aria salsa che viene dalla splendida costa di Torre Colimena e Punta Prosciutto. Il terreno su cui vive? Una spruzzata di terra su roccia calcarea, come una spolverata di formaggio sulla pasta. E’ curioso come gli ulivi più imponenti li incontriamo nei luoghi più impervi dove solo l’ulivo può adattarsi e sopravvivere per millenni. Di fronte ad un esemplare del genere la prima cosa che viene in mente è chiedersi quanti anni potrebbe avere. Non siamo gli unici a sostenere che esemplari così grandi siano quelli più antichi che hanno conservato il tronco originario nel tempo, sin dalla prima volta in cui sono stati innestati in età probabilmente messapica. Vale a dire che è ragionevole ipotizzare che esemplari così grandi siano precedenti alla nascita di Cristo. Un monumento naturale che ancora oggi continua a vivere e a raccontare.

Fonte: Millenaridipuglia

 

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