Nuovo appuntamento della rassegna letteraria “Beer & Book” organizzata da Volta la carta al Tabir di Taranto: martedì 27 febbraio sarà presentato “Pentole e pistole” (Radici Future), un ironico ‘noir enogastronomico’ scritto a quattro mani da Franco Caprio e Vito Antonio Loprieno. Dialogherà con loro il giornalista Vincenzo Parabita. Si comincia alle ore 19.
L’ingresso è libero. Per info: 335.7547169 – 380.4385348
IL LIBRO
Carmine Lo Riccio, nuovo arrivato tra i detenuti del carcere di Morton Hall, fa presto la conoscenza dell’uomo più temuto del braccio, don Pasquale Cicerchia: boss sanguinario, eppure animato da un immenso amore per la cucina. I due si trovano a condividere il lento scorrere del tempo in prigione, l’uggia del cielo inglese attraverso le sbarre e le radici nell’Italia meridionale, ma soprattutto le succulente ricette che don Pasquale ha facoltà di preparare godendo di un eccezionale regime di libertà. Tra un manicaretto e l’altro, un omicidio e una rappresaglia carceraria, l’intreccio tra Carmine e il boss è destinato a trascendere le circostanze delle prigionia. E ha forse origini più lontane. Intanto in Italia un’altra fortezza, il Castello di Bracciano, è il set prescelto per le finali del più grande reality mai prodotto, vera passione televisiva dei detenuti: The Biggest Chef, una sfida internazionale tra cuochi. Tra scena e retroscena, intrighi, misteriose scomparse, spettri del passato e scheletri negli armadi, sostituzioni di persona, e con lo zampino delle più famigerate organizzazioni mafiose del mondo, The Biggest Chef si rivelerà molto più che un semplice programma televisivo: sarà una vera e propria sfida all’ultimo sangue.
Con “Pentole e pistole” gli autori rendono un divertente omaggio al genere poliziesco, giocando proprio con i suoi più inveterati cliché. Il thriller, divertente e a tratti grottesco, è servito, non senza un contorno di appetitose ricette che soddisferanno anche i palati più esigenti.
GLI AUTORI
Franco Caprio è nato a Torino e vive a Conversano (BA) dove lavora come medico. Insieme alla sorella Antonella, ha scritto a quattro mani i romanzi “Il Segreto del Gelso Bianco” (Besa editrice, 2010), opera vincitrice dei Premi Via Po e Libriamola, nonché dell’Oscar PugliaLibre come miglior romanzo edito nel 2010; “Non c’è Cuore – cinico ritratto di scuola” (Betelgeuse, 2012), vincitore dei Premi Scriviamo insieme, Giovane Holden e Montefiore; infine “Nel Silenzio Parlami Ancora” (Besa editrice, 2015), vincitore del Premio Portovenere La Baia dell’Arte e finalista al Premio Sirmione Lugana.
Vito Antonio Loprieno nato a Monterotondo (Roma), ma di origini familiari baresi, ha vissuto per 16 anni a Matera. Appassionato ricercatore della cultura popolare meridionale e della tradizione, ha pubblicato con Il Grillo editore i romanzi “Lorodipuglia” (2010), “Il mare di lato” (2011), “Il tredicesimo papiro” (2013), “Pudore” (2015), la raccolta di ricette e storie della tradizione orale meridionale “Alice nel paese senza triglie” (2015) e il racconto “Il peccato” nella raccolta “The End” (2012).
Vincenzo Parabita
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