Quel corpicino senza vita fluttuava con le spalle rivolte verso Dio.
Prima dell’ultimo respiro non è riuscito neanche a dare un urlo quando si è staccato dalle braccia forti della madre trascinati in mare dopo che la bestia li ha scaraventati nell’acqua per salvare la propria pelle.
Quel mare … un mare tra due continenti divenuto oramai una discarica di esseri umani che hanno trovato la loro libertà non nel modo in cui avevano fantasticato per anni.
Migliaia di persone salvate da una morte sicura grazie a quel PAESE che non ha considerato come una disgrazia la meta di tanti disgraziati, sfiniti da povertà, torture, guerre e stupri. Bambini che hanno smesso di giocare dietro una palla perché loro stessi si sono gonfiati come una palla.
Quel paese chiamato: ITALIA!
Già quel paese chiamato Italia spaccato tra, vigliaccheria e ipocrisia di coloro che si voltano dall’altra parte per non vedere, e il coraggio e misericordia di chi invece fissa negli occhi smarriti di tanta povera gente la loro disperazione e la comprende.
Un paese che chiede aiuto perché non ce la fa più a sostenere le migliaia di profughi, ma che deve anche lottare contro chi tende a strumentalizzare e semplificare tutto come una questione di denaro, di delinquenza, di lavoro o case.
Gente indesiderata per alcuni, ma gente che va aiutata per molti italiani!
Politicamente tutti sono concordi di bloccare le partenze, ma quanti sono convinti che sia la soluzione? La disperazione di un uomo senza speranza non si arresterà certo bloccando le frontiere o bombardando i loro gommoni; la disperazione porta a raggiungere un obiettavo anche pagando con la propria morte.
Si è certo che con loro arriverà nuova delinquenza … si, ma quanto gente onesta deve pagare per loro.
Mio padre dopo aver servito la Patria con onore in guerra, al rientro la stessa Patria gli ha dato il ben servito obbligandolo insieme a tanti giovani disperati che sono andati incontro a morte certa, riempendosi i polmoni di carbone, ma convinti di dare ai loro figli un futuro. In questa massiccia emigrazione italiana si sono infiltrati anche dei delinquenti e lo dimostrano i fatti: abbiamo esportato non solo l’onestà italiana di milioni di lavoratori, ma anche una criminalità organizzata che ha sconvolto non solo l’America ma oggi anche tutta l’Europa.
Ci hanno forse chiuse, a tutti noi italiani, le frontiere?
Tra quella gente che arriva con i barconi ci saranno sicuramente gente non perbene, ma il problema italiano non è quello di evitare che certa gente arrivi sulle nostre coste, quanto di avere una giustizia che impedisca che questi personaggi possano arrivare a guadagnarsi da vivere con il malaffare o ad essere schiavizzati dalle nostre organizzazioni criminali!
A quel lumbard vorrei solo dire una cosa: secondo Lei in tutto questo contesto chi sono le bestie?
Non basta rigirare quel corpicino verso il cielo e verso Dio per ottenere il suo perdono …. serve tanta solidarietà e poca ipocrisia.
Condividi se ritieni che questo messaggio possa essere letto anche dalla … bestia!
Arcangelo D’Aurora dal suo profilo Fb
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!