La notizia è riportata sul Quotidiano di Taranto
Brutte notizie da Bari per l’amministrazione comunale di Maruggio. La Regione Puglia, settore Turismo, vuole indietro tutta la somma finanziata a suo tempo per la realizzazione del porticciolo turistico di Campomarino, località marina nota proprio per il suo punto approdo. La missiva piombata come un fulmine a ciel sereno alla vigilia delle elezioni del 4 marzo, ha fatto tremare i polsi del giovane sindaco Alfredo Longo che ha subito riunito i suoi assessori decidendo di passare alla difesa. Con atto giuntale urgente, l’esecutivo ha già affidato un incarico legale all’avvocato leccese Francesco Vergine che tutelerà gli interessi dell’ente cominciando dalla formulazione “in tempi stretti” di osservazioni all’atto regionale e successiva opposizione. La somma richiesta che metterebbe seriamente in crisi le casse del piccolo comune sul versante orientale della provincia jonica, è di due milioni e 185.000 euro, quattro miliardi e passa di vecchie lire, quelli necessari per realizzare, nei primi anni del duemila, il nuovo approdo turistico da 270 posti barca con annesso ristorante, amministrato all’epoca da una società mista a controllo privato. Il primo cittadino, a cui la cosa non sembra preoccupare «si sgonfierà come una bolla di sapone» , dice, ha poca voglia di spiegare le ragioni del preteso rimborso da parte della Regione.
Che la questione abbia a che fare con i risultati del procedimento nato dall’inchiesta della procura di Taranto sulla realizzazione dell’opera che ha coinvolto politici e imprenditori dell’epoca, lo si capisce leggendo la delibera dell’incarico legale in cui si fa specifico riferimento “all’esito del procedimento penale a carico del direttore dei lavori e del responsabile del procedimento” condannati con sentenza definitiva. A quanto pare i due tecnici sono stati processati e condannati per avere attestato la falsa conclusione dei lavori entro i limiti imposti dal finanziamento, pena la revoca dello stesso. Contravvenendo così alla normativa sugli stanziamenti pubblici, quelli europei soprattutto, che impone un termine alla realizzazione delle opere altrimenti decade il diritto di finanziabilità delle stesse. Passata in giudicato la condanna dei due ingegneri, la relativa sentenza, il 9 novembre dello scorso anno, è stata trasmessa all’Ufficio Turismo della regione Puglia che ha avviato il procedimento di revoca del finanziamento erogato a favore del Comune di Maruggio nel lontano 1999.
Nell’attesa che il legale di fiducia curi gli interessi dell’ente, il sindaco Longo si mostra fiducioso tradendo però una certa preoccupazione per un’altra questione che pende negli stessi uffici regionali del Turismo: l’accoglimento di un congruo finanziamenti di circa quattro milioni di euro che dovrebbero servire ai lavori di dragaggio del porto di Campomarino. Il contenzioso aperto per contrastare la revoca del vecchio stanziamento, potrebbe insomma influire negativamente sulla richiesta del nuovo. Con un effetto domino che potrebbe travolgere anche la nuova richiesta di fondi che l’amministrazione intende investire sul fronte della risorsa turismo.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto
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