Il 27 gennaio alle ore 10,30, si è tenuta presso il Liceo “De Sanctis-Galilei” di Manduria una conferenza promossa dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ONLUS dal tema “Campagna Ordigni bellici Inesplosi”, in collaborazione con il MIUR e finalizzata all’informazione preventiva sul rischio di incidenti connessi al ritrovamento di ordigni bellici.
Guidati dai relatori Giovanni Lafirenze, bonificatore di professione, e Vincenzo Potenza, responsabile del Dipartimento Ordigni Inesplosi, gli studenti del liceo manduriano hanno riflettuto intorno a temi di scottante attualità: mine e ordigni bellici continuano a uccidere e ferire migliaia di persone ogni anno in tutto il mondo e tre vittime su quattro sono civili. Solo negli ultimi due anni sono stati ritrovati ordigni su tutto il territorio italiano, tanto da rendere il nostro sottosuolo una discarica bellica. Le stime riportate da questa associazione, contano 80.000 bombe ogni anno, tra cui 60.000 estratte dal terreno e 20.000 riemerse dalle acque italiane.
Attraverso un coinvolgente dibattito, è stata, inoltre, presa in esame la struttura di un ordigno, distinguendone le parti fondamentali, nonché differenziando le bombe risalenti alla Grande Guerra da quelle utilizzate nel secondo conflitto mondiale; gli ordigni vagliati erano talvolta colorati, per permettere ai fanti (non tutti alfabetizzati) di conoscerne potenza e tipo.
L’incontro si è concluso con la diffusione di esempi dei più vari congegni esplosivi rinvenuti e con l’invito accorato rivolto alle nuove generazioni a riflettere sull’importanza del tema, sollecitando il mantenimento di un archivio della memoria individuale e collettiva delle vittime civili di guerra, al fine di proteggerne e promuoverne i diritti e prevenire il ripetersi di abusi in futuro.
Tatiana Perrucci
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