«Fanghiglia, ampie chiazze di oli sparse sullo scalo di alaggio e nello specchio acqueo antistante. Tutto questo non rappresenta solo un degrado ambientale ma soprattutto costituiscono un potenziale pericolo per la tutela della salute e della pubblica incolumità»
A descrivere, sul suo profilo di Facebook, questa brutta panoramica del porto di Campomarino di Maruggio è Mimmo Carrieri noto giornalista-ambientalista di Sava.
«Ieri pomeriggio, 30 gennaio, continua l’ambientalista nel suo racconto, sono stato invitato ad “annusare” l’aria che si respirava nel centro della nota località balneare e, posso assicurarvi che davvero era irrespirabile.
Date le condizioni igienico sanitarie che si erano venute a determinare a causa della massiccia presenza di alghe in putrefazione, il sindaco Alfredo Longo, ai fini attraverso una propria Ordinanza (la n.62 del 25.12 .2014) “contingibile e urgente per l’incolumità e la sicurezza di persone e cose” vietò l’accesso alle imbarcazioni allo “scalo d’alaggio”.
La questione del contendere riguarda è la mancata bonifica dello specchio acqueo che gli amministratori comunali ritengono sia di competenza e a spese della Società Moline S.p.A. concessionaria dell’area e dello specchio d’acqua con contratto trentennale stipulato il 15 maggio del 2001.»
La Torre Moline S.p.A. tramite il suo presidente Geom. Rocco CAVALLO concessionario del bacino, nel corso della Conferenza dei Servizi (11.06.2015) testualmente dichiarò: “la torre molino S.p.A. come previsto dalla c.d.m. n. 30/2001, art.6 non compete alla stessa società effettuare lavori di dragaggio ma, come ha già mostrato dal 2004, è parte attiva e rimarrà parte attiva per la soluzione dell’intervento, salvo verificare di chi sono le competenze e le spettanze”.
«La Società Moline da parte sua, – continua Carrieri – ribalta la questione nei confronti del Comune di Maruggio che, ritenendo di essere dalla parte della ragione, visto il persistere della situazione “stagnante”, nel mese di settembre 2015, ha avviato un’azione stragiudiziaria per la “decadenza contrattuale”.
E mentre la “querelle” continua, il degrado ambientale ed igienico sanitario del porto di Campomarino dilaga a discapito dell’ambiente e della salute pubblica dei cittadini residenti, nonché di quella dei turisti e pendolari che sempre più, anno dopo anno, sono costretti a spostarsi in altre località balneari, con tutto quello che ne consegue per l’economia locale.»
Riportiamo anche un importante commento dell’ex-consigliere comunale Gaetano Marsella.
Gaetano Marsella: Caro signor Carrieri, io sono uno dei due consiglieri comunali che all’epoca, insieme a Ettore Fiscini, si opposero al “regalo” fatto dall’amministrazione del sindaco Longo (il papà dell’attuale sindaco), alla società Torre Moline. Infatti, già quasi vent’anni fa, dichiarammo che una società con il 51% al privato, avrebbe privato il Comune di qualsiasi controllo sul porto e su tutto il territorio. Purtroppo, fummo facili profeti. La “torre moline” ha preso tutti i soldi pubblici per i lavori, senza mai fare manutenzione. Ora, tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno lasciato fare al socio privato, senza opporsi veramente, ma facendo il solito scarica barile (cosa che continua ancora oggi!). Si sa, che nello scarica barile, noi italiani siamo campioni del mondo, imbattibili! Così, invece di TOGLIERE LA CONCESSIONE, si cincischia, per far vedere che comunque qualcosa si sta facendo .Ora, nel porto; le grosse imbarcazioni non possono entrare, quelle nel porto sono “immobilizzate”, i pescatori diportisti non possono mettere in mare le loro barche, la sporcizia nello specchio d’acqua e dintorni regna sovrana e la putrefazione delle alghe e l’inquinamento delle acque rendono l’aria irrespirabile e la puzza allontana bagnanti e turisti. E ancora si continua a prendere in giro tutti con interrogazioni, delibere, che lasciano lo status quo! QUESTA E’ LA CLASSE POLITICA LUNGIMIRANTE, ILLUMINATA CHE PENSA ALLO SVILUPPO DEL NOSTRO TERRITORIO. GRAZIE.
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