Le limitazioni agli accessi al mare di Campomarino, uno dei quali, due giorni fa, ha impedito il transito dell’ambulanza del 118 intervenuta per soccorrere un extracomunitario colpito da malore sulla sabbia, poi deceduto, erano state già segnalate agli amministratori del comune di Maruggio lo scorso 3 agosto. A farlo con una email indirizzata all’assessore al ramo, era stato il consigliere comunale maruggese, Cosimo Marseglia. «Egregio assessore – si legge – pervengono, da parte di alcuni cittadini, note di protesta per la presenza di sbarre, elettronicamente guidate, che impediscono l’accesso pedonale o di persone colpite da handicap trasportate con sedie a rotelle od altro al mare, tutto ciò nella zona adiacente all’uscita di Campomarino ovest, (poco prima della lottizzazione d’Antona. Essendo convinto della totale illegalità del fenomeno – continua la missiva – la invito a voler effettuare un sopralluogo e quindi provvedere al ripristino dell’accesso». L’assessore, Giovanni Maiorano, così rispondeva al sollecito. «Egregio Consigliere, ovviamente non basta un mio sopralluogo e la sua convinzione per rimuovere quanto segnalato. Domani, comunque – prometteva l’assessore in quella nota -, segnalerò per iscritto al responsabile addetto la Sua lettera in maniera tale da fare chiarezza sulla questione e nel caso ripristinare a via di legge lo stato dei luoghi».
Non è dato sapere se e quanto sarebbe avvenuto il sopralluogo. E’ certo invece che almeno una di quelle strade sbarrate al pubblico con un cancello chiuso al chiave ha impedito il precoce soccorso del ambulante pakistano deceduto sulla spiaggia D’Ayala probabilmente per un attacco cardiaco.
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