BERGAMO – E’ durato solo un paio di settimane il ‘marchingegno elettronico’, così era stato presentato nel sito ufficiale il candelabro che funziona con le carte di credito, sistemato nella navata minore della basilica nel complesso del Santuario di Caravaggio. Dopo le polemiche, riferisce oggi il quotidiano l’Eco di Bergamo, il rettore ha deciso di toglierlo. “Si voleva rendere un servizio ai pellegrini – ha detto don Gino Assensi – ma se deve creare scandalo…”.
L’apparecchio era stata ‘adottato’ per agevolare chi preferisce non portarsi dietro contanti ma anche per evitare i furti. Permetteva non solo di accendere candele elettriche, ma prenotare Messe e devolvere offerte al Santuario. Ma proprio le ‘tariffe’ che comparivano sul touch screen (dai 10 euro per una messa ai 420 per 30 giorni di celebrazioni) hanno innescato una serie di polemiche. Soprattutto considerando che solo pochi giorni fa Papa Francesco aveva tuonato contro la chiesa ‘affarista’. Quindi la decisione di sospendere la sperimentazione.
Fonte: ansa.it
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