venerdì 20 Dicembre, 2024 - 22:37:46

“canta che ti….”Pass”- La durissima lettera del sindacato di Polizia COSAP a Draghi

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’ O.S. COSAP (Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia) relativo al certificato verde e all’obbligo vaccinale.

Ill.mo Signor Presidente del Consiglio,

Ill.mi Signori Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, come è noto nella città dei fiori si sta svolgendo il Festival di Sanremo e di converso anche il festival di una marcata e grottesca ipocrisia. Sembrerebbe che i cantanti non abbiano alcun obbligo vaccinale e certamente non è la scrivente OS COSAP a rivendicarlo, visto che da sempre è per la libertà vaccinale e fortemente contraria al Green Pass!

A riguardo non possiamo fare a meno di notare che le pesanti misure restrittive, imposte a tutti i lavoratori e cittadini Italiani, non valgono per i cantanti.

La scrivente OS COSAP trova inaccettabili le dichiarazioni del Direttore di Rai 1, Stefano Coletta, il quale in conferenza stampa ha dichiarato quanto segue: “la selezione degli artisti sul palco non può essere dirimente distinguendo vaccinati e no vax: si tratta di dati sensibili, che la Rai non può chiedere”; “ l’essere vaccinati o meno non può influenzare in alcun modo la presenza in una competizione canora come quella di San Remo”.

Orbene, a parere della scrivente OS COSAP dette dichiarazioni sono uno schiaffo in pieno volto nei confronti di coloro che sono stati sospesi dal servizio, senza stipendio e lasciati nello sconforto e nell’incertezza più totale per sé e per le loro famiglie, solo perché non abbiano ritenuto di sottoporsi all’obbligo vaccinale.

Ma la legge non è uguale per tutti? Perché il nostro bel paese si deve sempre contraddistinguere per l’incoerenza? Non si capiscono i motivi per i quali il Governo non abbia usato le stesse misure restrittive anche per gli artisti dell’Ariston, chiedendo la dose Booster e/o il Green Pass, ma consente di far acquisire dati sensibili di natura sanitaria agli addetti al bar, pizzeria, negozi, bigliettai di un museo.

A loro perché è concesso? In virtù di quali leggi?

Il teatro Ariston, come è noto è un luogo chiuso e nonostante ciò ha occupato il 100% della sua capienza di pubblico, in spregio a quanto imposto agli stadi e luoghi all’aperto, che possono ospitare meno del 10%. Nella serata di apertura del Festival, il conduttore ha permesso al pubblico in sala di alzarsi e ballare per oltre 7 minuti, trasformando, senza ritegno, il teatro in una discoteca, senza tener conto di tutti i lavoratori del settore intrattenimento, lasciati a casa, senza stipendio. Perché nel nostro bel paese si applicano le leggi ad intermittenza a secondo della comodità/utilità di qualcuno?

Ill.me SS.LL la OS COSAP vi invita ad una mera riflessione per quanto sopra enunciato. Come può un Governo non considerare il fatto che una buona parte dei suoi cittadini e lavoratori siano stati così penalizzati da stringenti misure restrittive per la mancanza di Green Pass e consentire poi agli artisti del festival di essere “esentati” dall’esibizione della tessera verde?

La scrivente OS COSAP auspica ed è favorevole ad un ritorno alla normalità, come sta avvenendo nel resto del mondo, ma censura fortemente le indecenti differenze di trattamento in danno di tutti i lavoratori sospesi dalle loro attività e private dello stipendio.

Inoltre, con sommo stupore abbiamo appreso che un sottosegretario di questo governo ha pubblicamente affermato: che faranno di tutto per rendere la vita difficile a chi non si vaccina!

Ed in effetti ci stanno riuscendo benissimo! Ribadiamo inoltre alle Ill.me SS.LL che solo nel nostro bel paese sono state imposte restrizioni che di fatto hanno tolto la dignità dell’individuo ed ai lavoratori, lasciati a casa senza stipendio. Evidentemente alle Ill.me SS.LL forse è sfuggito che si tratta degli stessi lavoratori che nella prima fase della pandemia, in prima linea, hanno affrontato senza mascherine e protezioni individuali l’emergenza che il nostro paese stava affrontando. Molti colleghi si sono contagiati, portando il COVID nelle loro famiglie mettendole a repentaglio, e lo Stato come si ricorda di loro, condannandoli alla fame?

Lo Stato sta togliendo la dignità ed il sostentamento a migliaia di lavorati che si vedono costretti a non poter rispettare più le scadenze, pagare utenze e provvedere al sostentamento dei figli. Forse dovremmo consigliare ai colleghi, insegnanti, sanitari e dipendenti vari di cambiare mestiere e di cominciare ad intraprendere la carriera di cantanti?

L’occasione è gradita per porgere alle SS.LL, distinti saluti

Il Segretario Generale Nazionale COSAP
Dott. Sergio SCALZO

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