Dopo il caso mediatico degli ultimi giorni che ha investito alcuni dipartimenti della ASL Taranto scoppia il caso del Dipartimento di Salute Mentale dove l’incarico di Coordinatore di Dipartimento oltre ad essere scaduto da anni è prorogato sine die al di fuori delle regole che disciplinano il funzionamento dei dipartimenti.
“Dalle segnalazioni ricevute sembrerebbe che nel DSM della ASL Taranto da oltre 19 mesi, in violazione di legge, non si svolge una riunione di Comitato di Dipartimento che rappresenta l’organo collegiale consultivo del dipartimento, con funzioni di indirizzo e verifica” – segnala il Segretario Generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina.
A far alzare la tensione tra la FIALS e la ASL Taranto sul Dipartimento di Salute Mentale è la totale assenza di risposte a tutte le criticità e sollecitazioni avanzate dal sindacato su strutture e servizi della salute mentale.
Sono mesi che chiediamo chiarimenti su alcune auto-attribuzioni di incarichi da parte di alcuni dirigenti del DSM che su atti ufficiali si firmano in possesso di “altissima professionalità/specializzazione”, sottolinea Emiliano Messina, ma abbiamo il silenzio più totale nonostante le ripetute richieste di chiarimenti anche da parte della stessa Direzione strategica della ASL.
Non abbiamo né digerito, né tollerato la gestione da parte del Dipartimento di salute mentale del trasferimento della CRAP di Sava, avvenuto senza alcuna informativa o confronto con le organizzazioni sindacali, come se i lavoratori e gli utenti fossero dei pacchi postali. Nessun riscontro è stato formulato dal Coordinatore del Dipartimento alle nostre doglianze sulla nuova destinazione della CRAP di Sava, trasferita in un luogo isolato del Comune di Grottaglie in palese violazione del regolamento regionale sulle Strutture di riabilitazione psichiatrica che impone che le strutture siano situate in zone abitate per favorire la riabilitazione, socializzazione e integrazione con il territorio.
In un caso analogo quando ad essere trasferita a Mottola fu la CRAP di Lama si instaurò un proficuo confronto con il DSM e ASL, questa volta per ragioni oscure il Dipartimento di Salute Mentale latita.
Per il Segretario Generale Emiliano Messina “l’atteggiamento del Dipartimento di Salute Mentale è inaccettabile soprattutto perché realizzato da un organismo probabilmente che funziona in maniera illegittima e che sta mortificando la riabilitazione psichiatrica nella provincia jonica”.
Da tempo abbiamo evidenziato cose poco chiare su cui c’è il silenzio più totale: abbiamo segnalato il caso degli infermieri costretti a fare i centralinisti e i segretari di medici e psicologi con palese demansionamento e svilimento della funzione e ruolo dell’infermiere.
La governance del Dipartimento di Salute Mentale non ci convince e per questo abbiamo investito della questione il Direttore Generale affinché faccia chiarezza e ripristini le regole di funzionamento del Dipartimento.
Abbiamo richiesto gli atti ufficiali su tutti i Comitati di Dipartimento svolti e siamo pronti a richiedere anche l’intervento del nucleo ispettivo regionale che ha già accesso i fari sul funzionamento dei dipartimenti e sulle nomine, conclude Emiliano Messina.
La Segreteria provinciale FIALS Taranto
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