Ciao amici, mi chiamo Ogliarola. Sono nata 600 anni fa a Maruggio alla masseria “li Grazioli”. Sono un po’ cicciona, ma molto fertile (produco circa il 25% di olio per ogni quintale di olive macinate). Mica male per una femmina obesa! Ho un portamento ciondolante ma sensuale e una chioma folta e verde. Parte di essa (la chioma) si affaccia sulla strada provinciale che da Maruggio conduce ad Avetrana/Nardò/Gallipoli. E’ una strada molta frequentata d’estate. I turisti “butta e fuggi” sono tanti, ma quasi tutti maleducati e, in alcuni casi, strafottenti. L’altro giorno qualcuno di loro ha incendiato la mia chioma e i fiori che con essa stavano germogliando. Un altro ancora ha buttato sui miei piedoni finanche alcuni grossi sacchetti di plastica colmi di rifiuti “indifferenziati”. Vedo cose indicibili. Non ce la faccio più! Ho resistito a tutte le calamità di questo mondo: alluvioni, siccità, gelate, nevicate, grandinate. Il mio padrone, un “soldato contadino” che con cura e amore mi ha assistito per oltre 50 anni, mi guarda dal Cielo e soffre insieme a me. Volge lo sguardo su di me ogni giorno, ma è divenuto impotente quanto me.
Caro turista “butta e fuggi” che mi leggi, per favore abbi pietà di me e del mio padrone. Quando percorri questa strada che ti conduce al mare per gioire insieme ai tuoi figli, non buttare il mozzicone della sigaretta e i sacchetti dei tuoi rifiuti. Potresti bruciare la mia chioma, i miei fiori, la mia storia, la mia stessa vita, ma soprattutto potresti ferire il mio “soldato contadino” che mi ha amato come nessun altro al mondo.
Tonino Filomena
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