Credo che non si risolva con le parole belle, ma con un impegno rigoroso sul piano sia politico che di Governo e non solo regionale. L’impresa è complessa ma non impossibile. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il suo ruolo sulla Editoria, importante, non può lasciar passare una tale situazione in secondo piano. Non è possibile.
Salvare una testata come la Gazzetta è come salvare un Istituto bancario, è come tutelare un bene culturale per salvaguardarlo. La differenza sta nella offerta e nel mercato. Ma si salva ciò che politicamente è conveniente. Il Mic dovrebbe subito fare un decreto considerando la testata una realtà culturale di importanza patrimoniale storica. È un patrimonio del Sud. Altro che sito UNESCO. Quando si capirà che l’informazione è cultura e, quindi, patrimonio storico di intere comunità è sempre troppo tardi. Ma in questo caso è necessario che ci sia un un intervento chiaramente istituzionale. Ciò è possibile se si crea un collante tra parlamentari del ” Regno del Sud” e Governo, tra politica ed economia.
L’indignazione non basta più e non serve. Serve un reale intervento politico e governativo e con un vivo interesse degli Istituti Bancari che operano nel Sud. Credo che sia fattibile ciò ma occorre necessariamente una soluzione che intrecci diverse agenzie partecipanti che operano per gli investimenti e la promozione del Sud. Siamo troppo antichi per non voler capire che la volontà è sì tale ma è anche capacità aggregante tra le varie risorse.
La Gazzetta è un bene culturale che opera nel presente, ovvero nel “quotidiano”. Ma bisogna renderla bene culturale. Mi sembra incredibile che non si faccia entrare in una di quelle aziende che vanno salvate, che devono essere rimesse nel mercato. Se gli interlocutori non entrano con forza in un discorso del genere è difficile che le parole possano essere belle o solidali. Una economia energica interviene anche su queste tipologie di difficoltà e non solo sulle aree archeologiche o sui musei. Investire oggi sulla Gazzetta è investire sulla cultura della libertà.
Essendo un “bene volatile”, ovvero immateriale un intervento sinergico significa dare senso alle culture come educazione e formazione. I linguaggi immateriali sono economie. Il Mic, il ministero Economia, la Presidenza del Consiglio hanno anche il compito di tutelare le testate giornalistiche storiche…
Pierfranco Bruni