MANDURIA – I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce (NOE) e della stazione di Manduria, hanno sequestrato a Manduria, in località «Casa rossa-scapolata». Si tratta di un’area di circa 50mila quadrati abusivamente adibita a cava di tufi. Sotto sequestro anche un impianto di frantumazione e diversi cumuli di materiale inerte già estratto.
Al termine del controllo ambientale, per i due proprietari del terreno sequestrato è scattata una segnalazione alla Procura della Repubblica di Taranto. I due imprenditori di Manduria devono rispondere di attività estrattiva in assenza di autorizzazioni; omissione della denuncia di inizio lavori; mancanza di un direttore tecnico; mancanza di documentazione sulla stabilità dei fronti di cava; assenza di misure di sicurezza dei luoghi di lavoro ed emissione non autorizzata in atmosfera. Il valore dei beni sottoposti a sequestro si aggira per una cifra di quattrocentomila euro. L’autorità giudiziaria e quelle amministrative competenti ad adottare provvedimenti sono state informate tempestivamente dal Noe di Lecce al comando del tenente colonnello Nicola Candido.
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