Mi mancherà il nostro Peppino. Ci mancherà. Veniva indicato semplicemente con il suo nome: Peppino. Aveva la mente sveglia, la memoria visiva ferrea. Era un simpatico “irregolare”, libero da ogni convenzione. Lo incontravi e ti accarezzava con uno sguardo, un sorriso, un gesto, talvolta con uno strillo. Veniva amato da tutti per il suo carattere gioviale, buono, espansivo, soffuso di emotività e di bonarie manie, soprattutto quella di collezionare agende. Lo scorgevi quasi tutti i giorni nella Piazza del Popolo o nelle immediate vicinanze della Chiesa Madre. Era uno di noi. E’ entrato nella storia del nostro paese da “protagonista” non abusivo.
Si racconterà di Lui, come nelle favole belle, “C’era una volta nel mio paese… “.
Ognuno di noi, ne sono certo, richiamerà alla memoria una vita di affetto trascorsa in una comunità che per nostra fortuna è ancora una sorgente di sentimenti. Ognuno di noi richiamerà alla memoria la “diversità” che ci appartiene e dalla quale non dovremmo mai prendere le distanze. Ognuno di noi porterà nel proprio cuore, con rimpianto e nostalgia il ricordo del “figlio” suo perduto. Continueremo ad udire la sua inconfondibile voce. Sfoglieremo il libro delle memorie del nostro paese e rivedremo il nostro Peppino. Ciao Peppino! Non ti dimenticheremo.
Tonino Filomena e Tutta la redazione de La Voce di Maruggio