MARUGGIO – “Valorizzare e riqualificare gli immobili di interesse storico ed artistico del nostro territorio”. E’ questa la sintesi della scelta che ha adottato nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Alfredo Longo.
Il Comune risulta in graduatoria di ammissione della fase di verifica delle istanze relative all’Avviso pubblico regionale per il finanziamento di interventi di recupero, restauro, e valorizzazione di beni culturali immobili e mobili di interesse artistico e storico, grazie alla candidatura del progetto che vede la valorizzazione ed il restauro proprio dell’ex Chiesa di San Giovanni penitente fuori le mura, sita a latere di Piazza San Giovanni. La chiesa fu fatta costruire fuori le mura, intorno alla fine del XV secolo per volontà dei cavalieri di Malta: al centro della facciata è posto lo stemma dell’ordine, con la data del 1503, affiancato da quelli dei Carafa e dei Palmieri. La facciata è delimitata da due semplici lesene; sui fianchi, scompartiti da lesene, sono presenti due ampie finestre, le quali in passato davano luce direttamente all’altare centrale della chiesa. In origine nei pressi della chiesa vi era un ospedale che accoglieva malati e pellegrini, già in cattive condizioni nel XVII secolo. In seguito l’edificio diventò un ospedale per i feriti che giungevano dalla Terra Santa e dagli infetti da malattie come il colera.
La chiesa, oggi non più utilizzata come luogo di culto, presenta un’unica navata e originariamente era provvista di tre altari, uno dei quali venne spostato nella chiesa della Madonna del Tempio (o del Verde). Fu chiusa al culto nel XIX secolo.
“Al fine di poter realizzare il progetto – commenta Longo – che vede il restauro e la trasformazione dell’ex Chiesa di San Giovanni in un Museo Multimediale dell’Ordine di Malta (sarebbe il primo in tutta Italia) abbiamo deciso di utilizzare le somme accantonate per l’acquisizione e ristrutturazione dell’ex Caserma dei Carabinieri adiacente la casa comunale per acquisire il bene storico rappresentato dall’ex chiesa che sarà oggetto di un primo intervento di restauro e messa in sicurezza. Quello che era un sogno per le tante amministrazioni del passato, è finalmente divenuto realtà. Siamo certi che soltanto valorizzando la nostra storia e le nostre radici riusciremo a guardare al futuro con fermezza e con la consapevolezza di poter tornare a fare grandi cose”.
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