venerdì 22 Novembre, 2024 - 3:01:22

COMUNICATO STAMPA PRESIDIO LIBERA “E. BASILE” MANDURIA E COORDINAMENTO PROVINCIALE LIBERA TARANTO

Negli ultimi giorni, a Manduria, si è verificato un gravissimo episodio, di una brutalità inaudita, che ha messo a rischio l’incolumità di tante persone presenti.

Successivamente a lite tra un giovane manduriano e il proprietario di un pub che si è giustamente lamentato per l’illecita esplosione di fuochi d’artificio dinanzi al proprio locale nel centro storico, a due passi da altri locali commerciali, il ragazzo ha reagito sparando dei colpi d’arma da fuoco tra la folla e contro l’imprenditore,
che solo fortunatamente non hanno causato morti e feriti.

Quello che è accaduto è l’espressione di una precisa mentalità che affonda le radici nella sottocultura della violenza, dell’omertà e della legge del più forte. Sempre più spesso nel nostro paese, purtroppo, sono i nostri giovani a divenire attori di fatti di sangue, affascinati da un mondo criminale che risolve le controversie con la sola legge del sangue e delle armi.

Rivendicare con prepotenza e violenza un fatto già di per sé illecito rende l’idea di quanto sia preoccupante l’accaduto. Se a ciò aggiungiamo la facilità con cui circolano le armi nel nostro paese e l’indifferenza tra cui si sono verificati i fatti, allora abbiamo ragione di sostenere che Manduria continua a essere il far west della provincia, in cui terrore e paura aleggiano nelle strade della nostra città.

Rimaniamo attoniti e fa rabbia pensare che, dopo questo triste momento gangsterismo urbano, le istituzioni locali – garanti della sicurezza dei cittadini – non abbiano proferito parola per denunciare l’accaduto.
C’è il rischio che fatti come questi possano passare in sordina, normalizzando ciò che normale non è, abituandoci a questo tipo di notizie di cronaca che finiscono inevitabilmente per alimentare un silente senso di rassegnazione. Pensiamo che questo non possa avvenire.

Come Presidio di Libera Manduria, insieme al coordinamento provinciale, vogliamo esprimere la solidarietà alla vittima diretta, il proprietario del locale. Ma la nostra vicinanza si estende a tutti i commercianti della zona e ai cittadini onesti di Manduria che da tempo subiscono, ingiustamente, le conseguenze di una radicata e strafottente criminalità.

Crediamo fortemente nell’intervento delle Forze dell’Ordine e della magistratura, però, come ribadiamo ormai da tempo, è indispensabile che da parte di ognuno di noi vi sia un impegno di antimafia sociale in ogni sua forma perché l’atto criminale commesso non va sottovalutato.

È necessario che tutte le forze sociali sane di Manduria si interroghino su che tipo di presente vogliamo vivere e che futuro vogliamo costruire per le generazioni che verranno. È nostra convinzione la necessità di essere sentinelle attente a difesa dei nostri luoghi. Dobbiamo rispondere alla sottocultura della violenza con la voce del rispetto e della responsabilità, perché crediamo fermamente che la nostra città debba avere un futuro scevro dai disvalori di una mentalità mafiosa e criminale e che spetti a ciascuno di noi fare la propria parte affinché ciò avvenga.

Vogliamo, ancora una volta, dire da che parte stiamo e far sentire la nostra voce, una voce di libertà che sovrasti il rumore degli spari.

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