La Provincia di Taranto, con una nota pubblicata ieri 2 agosto sul sito istituzionale dell’ente provinciale, ha reso noto che procederà al ritiro dei bandi d’esame per l’abilitazione all’esercizio dell’attività professionale di guida turistica e accompagnatore turistico indetti poche settimane prima della rideterminazione delle funzioni amministrative che riassegnavano alla Regione, tra le altre, anche le competenze in materia di turismo.
I candidati otterranno la restituzione della somma versata a titolo di “concorso spese”, ricevendo una comunicazione all’indirizzo di posta elettronica comunicato in fase di trasmissione della domanda di iscrizione.
Si chiude così una saga che ben volentieri ci saremmo voluti risparmiare, con un’enorme e inutile perdita di tempo, non poche ansie e un antipatico dibattito, non privo di discutibili missive, tra Provincia e Regione che, di fatto, hanno sortito quantomeno tre effetti tutti negativi: aver generato un diffuso clima di tensione e confusione su un argomento che investendo il futuro di molti, soprattutto tanti giovani, avrebbe meritato maggiore attenzione e rispetto, aver contribuito a un evitabile rallentamento dell’indizione del (primo) bando regionale per l’esame di abilitazione alle professioni turistiche, far pesare ora sulle casse regionali i costi del bando provinciale che non ha prodotto nulla mentre – benché ritenuto atteso e importante, se non addirittura strategico per lo sviluppo turistico del territorio pugliese e delle stesse professioni turistiche – rimane tuttora inspiegabile la ragione per la quale la stessa procedura, altrettanto legittimamente, non sia stata prevista dalla Provincia negli anni dal 2013 al 2015, per altro con il concorso alle spese, come avvenuto, da parte degli stessi candidati.
Insomma, ci lasciamo alle spalle davvero una brutta, evitabile, esperienza.
Nulla che non fosse stato ben previsto e anche temuto, al punto che Confguide Taranto e Brindisi, la federazione delle guide turistiche e degli accompagnatori turistici di Confcommercio, aveva sollecitato la Provincia a sospendere il bando prima della scadenza dei termini e poi, quando tale richiesta era rimasta inascoltata, aveva scelto di non condividere alcun provvedimento riferito a tali bandi provinciali e rifiutato anche la presenza di un proprio componente nelle Commissioni esaminatrici che concretamente non avrebbero abilitato nessuno, come ora si è ben dimostrato. In questi mesi ogni impegno di Confguide è stato profuso al fine di supportare la Regione verso la stesura del bando regionale e vigilare attentamente perché tutti i candidati che hanno presentato istanza al bando della Provincia di Taranto fossero tutelati, pretendendo ogni garanzia per la restituzione dei soldi incassati dall’ente provinciale. In questa fase si esprime quindi soddisfazione per l’annuncio del ritiro dei bandi provinciali e per la restituzione delle quote versate dai candidati.
Adesso però non si perda altro tempo. Confguide chiede che entro settembre la Regione Puglia indica il bando per guide turistiche e accompagnatori turistici, dando seguito agli incontri intercorsi e addivenendo a soluzioni condivise con le Associazioni di categoria, e non trascuri altresì di rendere note modalità e tempi per il rinnovo dei tesserini in scadenza degli oltre 1.600 guide e accompagnatori già abilitati.
Link ritiro dei bandi provinciali: http://www.provincia.taranto.it/item/bandi-d-esame-per-l-abilitazione-all-esercizio-delle-attivita-professionali-di-guida-turistica-e-di-accompagnatore-turistico-rideterminazione-delle-funzioni-tra-regione-e-province
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