Sarebbe paradossale assistere, nel caso concreto, a una proporzionalità inversa secondo cui a un incremento degli arrivi registrati presso lo scalo aeroportuale brindisino corrisponda, assurdamente, un taglio dei voli.
L’istanza del territorio e degli operatori del settore – che hanno manifestato la loro contrarietà alla scelta del vettore ITA Airways di ridurre le tratte per Roma e Milano a partire dal prossimo mese di ottobre – non può rimanere disattesa: oggi un taglio dell’offerta da e per l’aeroporto di Brindisi significherebbe calare propriamente un fendente nei confronti della comunità locale.
Quanto sopra determinerebbe, infatti, un nocumento economico in danno di tutta la filiera oltre ad una ingiusta compressione del diritto alla mobilità di utenti e cittadini.
Al contrario, si auspica vivamente che l’offerta dei voli dello scalo brindisino, ivi inclusa quella delle compagnie low cost, sia oggetto di continuo ampliamento, anche oltre i confini temporali della mera stagione estiva, così da raggiungere quell’obiettivo, tanto importante, che va sotto il nome di “destagionalizzazione” che consentirebbe di rendere fruibili le nostre meravigliose località turistiche 365 giorni l’anno con effetti benefici per l’economia locale.
Il Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Brindisi – Sergio Arnaldo Angelelli– sottolinea, pertanto, di essere in piena sintonia con quanti sono intervenuti per sollecitare ITA Airways ad un repentino revirement, con un’auspicabile riprogrammazione dei voli a partire da ottobre.
Comunicato stampa Confindustria Brindisi
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