D’Amore non si muore è il tema di un incontro sulla discriminazione di genere, specificamente sulla violenza contro le donne, che il movimento politico-culturale Città Più di Manduria ha inteso organizzare per lunedì 28 maggio prossimo, presso la Sala Convegni del Convento di San Francesco, a partire dalle ore 17,30.
All’iniziativa hanno collaborato altri movimenti politici e culturali, quali Manduria Migliore, il Movimento Democratico con Manduria, le associazioni Federcivica e Popularia Onlus. Insieme per dire convintamente ‘NO’ alla violenza sulle donne e ad ogni discriminazione di genere, di ordine ideologico e sociale.
L’incontro sarà animato da due relatrici, l’avv. Antonella Demarco, membro della Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia, il cui intervento fornirà un Approccio criminologico alla violenza di genere, e l’avv. Alessandra Tracuzzi, esperta civilista, che si soffermerà sugli Elementi normativi e casi concreti.
Si partirà per l’appunto da dati concreti: dai sondaggi statistici emerge che una donna viene uccisa in media ogni 60 ore. Tremila vittime dal 2000, a cui si aggiunge il dramma dei figli rimasti orfani di madre, ben 1600 (dati riportati su https://www.huffingtonpost.it/2018/03/20/). Inoltre, ogni giorno 95 donne denunciano di aver subito minacce e 87 di aver subito ingiurie; 64 donne al giorno sono vittime di lesioni dolose, 19 di percosse, 14 di stalking, 10 di violenze sessuali. Benché l’Italia si classifichi tra i Paesi più avanzati con un minor tasso di omicidi di donne, molto c’è da fare per eliminare questa piaga sociale.
I movimenti organizzatori dell’evento sono convinti che “si debba partire, innanzitutto, da un’intensa campagna di sensibilizzazione, che porti i cittadini, i giovani, in particolare, ad essere informati e sensibilizzati sul tema, avviando una rivisitazione di approcci relazionali, di pensiero e comportamentali, ormai obsoleti e distruttivi della dignità della donna. Da questo nuovo approccio devono scaturire proposte legislative che tutelino la donna da ogni forma di violenza, psicologica o fisica”. A tal proposito, la partecipazione delle due relatrici, giuriste esperte di casi di violenza di genere, permetterà di capire il quadro normativo attuale e di definire possibili percorsi migliorativi.
L’evento D’Amore non si muore si inquadra all’interno di un percorso di cittadinanza attiva che i movimenti organizzatori intendono realizzare nel corso dell’anno, con l’intento di fornire occasioni di riflessioni, confronto e crescita individuale e comunitaria su temi di interesse nevralgico per una convivenza pacifica e costruttiva della società.
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