“Occorre rinunciare tutti a qualcosa”. Il governo estende a tutto il territorio le misure già in vigore per la Lombardia e le altre 14 province. Sospeso anche il campionato di Serie A
“Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come ‘io resto a casa’. Ci sarà un divieto di assembramento. Non ci possiamo permettere occasioni di contagio” ha aggiunto il presidente del Consiglio durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Sono 9.172 i casi totali di coronavirus nel nostro Paese, 1.797 in più rispetto a 24 ore fa.
“Abbiamo preso una nuova decisione per tutti gli italiani. Sappiamo quanto è difficile cambiare le proprie abitudini”. Così inizia la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte. “Purtroppo non c’è tempo. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia, dei nostri genitori, dei nostri nonni. E dobbiamo farlo subito”.
“Ho deciso, con gli altri membri del governo, di adottare misure ancora più forti e stringerti per contenere avanzata del coronavirus e tutelare salute dei cittadini”. E annuncia: “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come ‘io resto a casa’. Ci sarà un divieto di assembramento. Non ci possiamo permettere occasioni di contagio”.
Sulle scuole: “Sospensione dell’attività didattica fino al 3 aprile”. E sul deficit: “Stiamo ragionando sulla possibilità di precostituire una richiesta più elevata rispetto ai 7,5 miliardi di euro previsti per il decreto legge, riguardo allo scostamento del deficit”.
Autocertificazione per spostarsi
Da domani mattina, chiunque dovrà spostarsi da un Comune all’altro dovrà avere una giustificazione e presentare una autocertificazione per il controllo. Le modalità per autocertificare la ragionevolezza del proprio spostamento sono state definite lunedì: occorre un modulo (vedi in fondo articolo) da esibire al momento del controllo. Chi non può scaricarlo e stamparlo può copiare il testo e portare la dichiarazione con sé. Chi deve fare sempre lo stesso spostamento può utilizzare un unico modulo specificando che si tratta di un impegno a cadenza fissa. La stessa modalità vale anche per chi ha esigenze familiari che si ripetono quotidianamente oppure a scadenze fisse e dunque può indicare la frequenza degli spostamenti senza bisogno di utilizzare moduli diversi. Ad esempio chi deve spostarsi tra i comuni per raggiungere i figli o altri parenti da assistere oppure per impegni di carattere sanitario. Se si viene fermati si può fare una dichiarazione che le forze dell’ordine trascriveranno ma sulla quale potranno fare verifiche anche successive. Spetta al cittadino dimostrare di aver detto la verità.
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