martedì 24 Dicembre, 2024 - 20:09:00

A proposito di epidemie… Correva l’anno 1630 quando la peste si scatenò nel Nord della penisola italiana…

Correva l’anno 1630 quando la peste si scatenò nel Nord della penisola italiana. L’epidemia, originata da una ondata di carestia, si manifestò tra il 1628 e il 1629. Nel maggio 1630 sembrò essere stata sconfitta e invece, il mese successivo, si ripresentò in maniera ancora più violenta, mietendo migliaia di vittime. L’isolamento dell’area colpita causò una difficoltà di approvvigionamento dei generi di prima necessità. Lo stato di trascuratezza con cui venivano assistiti i malati provocò l’aumento dell’epidemia. Le persone che giungevano ai porti con le navi venivano sottoposte ad un periodo di quarantena e in alcuni casi messe al rogo. L’assistenza ai malati, ricoverati in appositi lazzaretti, veniva fornita dal personale sanitario che indossava una speciale tunica lunga ed incerata, nonché una maschera con occhiali e fornita di un lungo becco contenente sostanze capaci di frenare il contagio. La disinfezione degli oggetti e degli indumenti appartenenti agli appestati veniva effettuata mediante l’immersione di questi in un bagno di aceto. Anche allora non mancavano gli imbroglioni e i ciarlatani che vendevano preparati ed unguenti miracolosi di loro invenzione, arricchendosi sulle disgrazie della povera gente. La storia non si ripete, ma gli impostori sì!

Nel 1656 una nuova epidemia, proveniente verosimilmente dalla Sardegna, colpì il Regno di Napoli. Nella sola capitale, che all’epoca contava 450 mila abitanti, provocò 240 mila vittime, mentre nelle restanti province si registrò un tasso di mortalità oscillante fra il 50 ed il 60% della popolazione. Lo storico della Terra d’Otranto Pietro Palumbo (Francavilla Fontana, 1839-1915), in Storia di Lecce, Congedo Editore, Galatina, 1996, ci racconta che “Fu tanto il numero dei colpiti che le vie della città erano cosparse di cadaveri cosparsi di bubboni, che rimanevano per molti giorni ammucchiati e insepolti. Il lezzo e i miasmi si diffondevano. Gli scampati popolavano le chiese, scapigliati, piangenti, imploranti misericordia. Per le strade e per le piazze lunghe processioni di gente sbigottita, di donne urlanti, di vecchi cadenti, di fanciulli atterriti.”

Si racconta che Lecce, capoluogo della Provincia di Terra d’Otranto, fu risparmiata grazie all’intercessione di Sant’Oronzo che, con l’occasione, diventò il Santo Protettore, spodestando così Sant’Irene. Continua Pietro Palumbo: “La città vide da lontano codesto nembo che si addensava terribile e minaccioso e fu in palpiti non la dovesse colpire. Si adottarono seri provvedimenti e tra le paure e le strette spalancò le chiese, e furono empite le case di voti e di preghiere. Un prete Schinia, scappato da Calabria, rinfocolò gli animi suggerendo si ricorresse alla protezione di Sant’Oronzo, conosciuto sin dai lontani paesi per primo vescovo di Lecce e dimenticato per parecchi secoli. Fece intendere che i corpi di Sant’Oronzo, Giusto, Fortunato e di Santa Petronilla stavano sepolti sotto la nostra Cattedrale.[…] L’entusiasmo diventò follia […] Un’onda di fanatismo invase la città tutta intera. Accadde quasi guiderone di tanta fede, che nella nostra provincia non arrivò il morbo” […]

Tonino Filomena

 

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Notizie su Tonino Filomena

Tonino Filomena
Antonio Paolo Filomena (detto Tonino), è nato e vive a Maruggio (Taranto). Scrittore e storico. Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e Master in Finanza e Contabilità degli Enti Locali. Già Dirigente Area Affari Generali del Comune di Maruggio (Ta) e Funzionario Giudiziario Tribunale Taranto - Ufficio Giudice di Pace di Manduria (Ta). Già Segretario-tesoriere del Comitato nazionale per la tutela e valorizzazione della lingua e dei patrimoni culturali delle minoranze etnico-linguistiche in Italia (2004-2007) e del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Sandro Penna (2006-2008). Organizzatore di eventi culturali, coordinatore e relatore di numerosi convegni di studio e Premi Nazionali alla Cultura, per il cui impegno ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Letterario Nazionale Saturo d'Argento per la storia locale e la medaglia al merito conferita dal Centro Studi Melitensi del Sovrano Militare Ordine di Malta. E' Presidente regionale (Sez. Puglia) del Sindacato Libero Scrittori Italiani. Membro della Società di Storia Patria per la Puglia (Sez. Taranto). Testimonial del Comitato Nazionale Tecnico Scientifico “No Lombroso” di Torino. Componente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Manlio Sgalambro. Ha pubblicato: Sindacalismo Fascista (2000). Maruggesi nel primo Novecento (2001). Il relitto della Madonnina (2004). Guida a Maruggio dentro e oltre la storia (2006). Paese nostro povero ma bello (2009). Attacco a Maruggio 13 giugno 1637 (2010). Gli occhi della memoria (2011). Nel ventre della Balena Bianca (2012). Così parlò Bilbo (2013). Il soldato contadino (2015). L’infanzia perduta (2018). Il canto della nostalgia (2020). La bellezza dell'attimo (2021). Memorie di un Topo di Fogna (2023). Suoi contributi in: Maruggio nel solco dei secoli: il medioevo di Av. Vv. (1997). Marcello Gigante il sentimento della grecità e il Mediterraneo di Aa.Vv. (2003). San Francesco di Paola di P. Bruni (2003). Oltre la foresta – L’estetica della politica di P. Bruni (2005). Etnie – Popoli e civiltà tra culture e tradizioni di Aa.Vv. (2005). I calabro-greci. Chi sono? di Aa.Vv. (2005). Scanderbeg tra letteratura e radici mediterranee di Aa.Vv. (2006). Sui passi della Magna Grecia di Aa.Vv. (2006). Maschere sotto la luna, J. Contijoch di N. De Giovanni (2006). Un Bene Culturale per Comunità di Aa.Vv. (2006). D’una o dell’altra riva di questo mare di Aa.Vv. (2006). L’inquietudine del vivere di Aa.Vv. (2007). Solo uno sguardo io vidi… di Aa.Vv. (2007). Maruggio: la tua Terra, il tuo mare (2007). Oltre l’incompiuto – Letteratura e Risorgimento per una nuova idea d’Italia di Aa.Vv. (2011). Alessandro Manzoni – La tradizione in viaggio di Aa. Vv. (2023). Suoi interventi su: Rai1, Rai2, Rai Puglia e testate giornalistiche nazionali.

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