“Risento nella memoria le voci dei miei figli ancora piccoli nella stanza accanto che recitano le preghiere insieme prima di addormentarsi e dicono con voce bambina «… prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte amen». Che tenerezza infinita quel vocio sommesso, quel piccolo coro domestico che sale dal passato remoto, quello stridente contrasto tra le voci lievi e le parole gravi, quel connubio ingenuo tra l’infanzia e la morte, quegli innocenti che si confessano peccatori, quelle tracce in dissolvenza di una famiglia del Sud. L’eterna mortalità della vita, confessata candidamente… Tutto così lontano, tutto così perduto.”
M.V. – Ritorno al Sud
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