Olio, acqua, capperi, pomodorini, sale, origano e, naturalmente, una bella frisa d’orzo o di grano. La frisa diventa “portatile” e nasce l’idea del kit. Per il momento si vede più sul web che sugli scaffali dei negozi di alimentari, ma il “Kit Frisa” è sicuramente una trovata particolare che potrebbe attirare la curiosità dei turisti e – perché no – di qualche indigeno. Idea di un imprenditore salentino, il “Kit Frisa” si è affacciato al mercato già l’anno scorso, ma per quest’estate il packaging si è evoluto, diventando anche più appetibile. Gli ingredienti sono tutti lì, confezionati; non rimane che assemblare il tutto. C’è addirittura l’acqua per “sponzarla”. Se avrà fortuna o meno non è dato saperlo, ma l’intuizione ha già vinto per originalità. (Leccesette.it)
LA FRISA SALENTINA La frisa è uno dei piatti tipici del Salento, di grano o di orzo, generalmente cotta in un forno a legna alimentato da rametti di alberi d’ulivo. Sebbene nasca come piatto povero della tradizione contadina, che offriva un’alimentazione sana dagli ingredienti semplici, negli ultimi anni viene utilizzato quotidianamente nei bar e nei locali salentini per la preparazione di snack vari. Oggi la frisa rientra a pieno titolo nella Dieta Mediterranea, e conserva ancora quella bontà unica dei prodotti naturali e genuini. E’ semplice da preparare: bagnarla con un po’ d’acqua per renderla morbida e successivamente condirla, come vuole la tradizione, con i sapori tipici del luogo, quali pomodorini, origano, capperi e olio extra vergine d’oliva.
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