Nei giorni scorsi, militari del Nucleo Operativo di Campi Salentina sono intervenuti a Porto Cesareo località Punta Prosciutto per sottoporre a sequestro una discarica abusiva a cielo aperto di materiale di risulta situata all’interno di una vasta area ricoperta da macchia mediterranea. Da una rapida indagine è emerso che le macerie, nella quantità di circa 300 metri cubi, provenivano dalla demolizione di un’intera abitazione, posta poco distante, il cui abbattimento era necessario per la realizzazione di uno stabilimento balneare.
Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di stabilire l’estraneità dei fatti da parte di titolari della struttura balneare: responsabili sono risultate quattro persone facenti parte della ditta incaricata alla demolizione.
In particolare venivano deferiti per smaltimento incontrollato senza prescritta autorizzazione i due autisti degli automezzi impiegati per il trasporto delle macerie ed il loro successivo abbandono. Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di risalire anche alle responsabilità penali nei confronti del rappresentante legale e di altro socio dell’azienda, incaricata dell’abbattimento, con sede legale a Veglie.
I quattro sono stati deferiti anche per falsificazione di documenti per il trasporto. Seppur redatto, il formulario per lo smaltimento dei rifiuti era stato compilato in maniera artefatta sovrapponendo dei timbri falsi che attestavano l’avvenuto regolare smaltimento presso un’azienda autorizzata di Copertino, risultata all’oscuro dell’intera vicenda.
I riscontri effettuati hanno dimostrato che questa ditta ha avuto rapporti con l’azienda inquisita sino al mese di maggio 2016.
I video di alcune telecamere della zona hanno permesso anche di riscontrare in maniera certa le responsabilità a carico degli indagati attraverso le immagini che immortalavano lo scarico delle macerie e la targa degli automezzi utilizzati.
Da sottolineare, infine, la reticenza dei titolari della ditta di Veglie i quali per depistare le indagini hanno dapprima riferito che i camion utilizzati per il trasporto delle macerie non erano più nella loro disponibilità, come anche i formulari rimasti a bordo degli stessi mezzi. Il personale operante, dopo una breve ispezione nei capannoni dell’azienda ha ritrovato i due grossi automezzi in questione e i formulari che invece erano conservati all’interno degli uffici dell’azienda.
Ulteriori indagini sono in corso per risalire ad eventuali simili episodi commessi dai titolari della ditta di Veglie sottoposta ad indagini.
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