So bene che più di qualcuno non sarà d’accordo su quanto sto scrivendo…ma ormai mi sto facendo “vecchio” e dico quello che penso.
Arrivato a questo punto della mia vita, penso non ci sia bisogno di ricordare quale sia la mia posizione sul depuratore consortile e di sottolineare la delusione e il dissenso per la delibera approvata dalla maggioranza del Comune di Manduria il 16 Febbraio.
L’ho trovata di una totale ottusità e spocchia amministrativa, alla luce del fatto che nelle stesse settimane si stava lavorando e si stavano presentando soluzioni alternative, validissime.
Da anni, mi porto dentro, tutti i giorni, il cruccio per non essere riuscito a vedere risolto questo problema, che praticamente mi accompagna da quando ero bambino.
Aggiungo inoltro che, fra tutte le persone interessate, ne conosco solamente una, più altre due soltanto di vista. Quindi sono totalmente libero da condizionamenti personali (per dirla papale-papale: nno mi serve nisciunu di loro) se dico che, vedere le strade delle nostre città tappezzate con dei manifesti su cui è stampato un elenco di nomi di persone, l’ho trovato di una tristezza infinita, una pratica che appartiene ad un’epoca antica, molto antica e che nel 2023 avremmo dovuto accantonare.
Anche perché, nella vita la ruota gira un po’ per tutti ed in politica gira anche un po’ più veloce. Le liste di proscrizione, la gogna mediatica, il giustizialismo manettaro non dovrebbero appartenere a nessuno schieramento e invece troppo spesso, vengono tirate fuori dal cassetto degli orrori.
Chi fa politica oggi, a tutti i livelli, nelle maggioranze e nelle opposizioni, dovrebbe quanto meno sentire sul collo il peso di due mila anni di civiltà.
Prima o poi, dovremmo tutti convincerci del fatto che se ci sono delle persone ad amministrare una comunità è perché qualcuno le ha votate, è troppo comodo pentirsene dopo.
Detto questo, i Consiglieri Comunali di Manduria sono gli unici legittimati ad impugnare la delibera del 16 Febbraio. Non ho motivo di dubitare che se lo facessero, troverebbero il sostegno (anche economico) delle istituzioni e dei cittadini delle località limitrofe. Le soluzioni alternative per scongiurare lo scarico nel Bacino di Torre Colimena esistono e sono fondate.
Va fatto tutto il possibile per riuscirci.
La barbarie non è il metodo più adatto.
Salvatore Luigi Baldari
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