“Un evento dissetante quanto educativo.” – afferma l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Castellaneta, Dott. Gianrocco De Marinis – “ Posso affermare con orgoglio che la cittadinanza di Castellaneta è molto solidale ai temi dell’eco-compatibilità e della riduzione degli sprechi d’acqua e lo dimostra l’enorme successo riscontrato nell’installazione della prima Casa dell’Acqua che ha erogato finora circa 2.200 litri di acqua al giorno, che si traduce in circa 1.466 bottiglie di plastica da 1,5 lt al giorno in meno nell’Ambiente. Le numerose richieste da parte dei cittadini hanno determinato la scelta di installare un secondo distributore a doppia erogazione in via Don Luigi Sturzo soprattutto per incrementare la riduzione di emissioni di CO₂ che provengono dal trasporto e dal processo produttivo delle bottiglie di plastica, nonchè la riduzione dei costi di smaltimento delle stesse. Proprio in questa direzione si fa strada l’adesione del Comune di Castellaneta al Patto tra i Sindaci, approvando il PAES, l’accordo europeo che impone ai partner di abbattere del 20% le proprie emissioni di CO₂ entro il 2020. “
Il Comune di Maruggio ha da tempo attuato il proprio impegno relativo allo sviluppo sostenibile con risultati tangibili derivanti da interventi di riqualificazione ambientale, la cui cooperazione con altri Comuni è sfociata nella creazione dell’Unione dei Comuni Terre del Mare e del Sole, promuovendo lo sviluppo socio-economico nel rispetto e nella salvaguardia dell’Ambiente e della salute dei cittadini. Maruggio, insieme agli altri 6 Comuni facenti parte dell’Unione dei Comuni Terre del Mare e del Sole, è stato uno dei primi nell’area jonica a siglare il Patto dei Sindaci nel 2010.
“L’impegno nel continuare a combattere l’inquinamento del nostro cielo e della nostra terra ci ha spinti a decidere di installare un secondo distributore di acqua potabile a Campomarino (Marina di Maruggio), coniugando l’attenzione nei confronti del risparmio economico delle famiglie, la sostenibilità ambientale e la rivalutazione delle risorse idriche locali” – conclude Maiorano.
“L’impatto dei disastri legati all’acqua è fortemente aggravato dalle industrie che non supportano lo sviluppo sostenibile ” – afferma l’Assessore del Comune di Montemesola, Angelo Santoro.
“L’acqua dolce è una risorsa sempre più scarsa, ma allo stesso tempo il futuro dei mari è altrettanto allarmante. Soprattutto nei paesi in via di sviluppo, la plastica non è ancora smaltita in maniera adeguata e ogni anno si registrano circa 20.000 tonnellate di plastica in più nei mari e negli oceani. Un cambiamento collettivo puo’ ancora fermare questo dissesto, si puo’ e si deve cambiare partendo dal comportamento dei cittadini. L’arrivo della Casa dell’Acqua a Montemesola è il frutto di un bisogno da parte dell’Amministrazione Comunale di percorrere con la cittadinanza un percorso virtuoso proprio partendo dall’acqua a km zero, conferendo alla collettività il diritto di scelta di risparmiare risorse economiche e ambientali. L’esemplare impegno giornaliero della cittadinanza di Montemesola in questo senso, rispecchia un dovere ad amare di più il Pianeta e quindi se stessi. Il cambiamento di comportamenti consumistici e distruttivi radicati nel tempo dovrebbe estendersi dalle piccole realtà locali a quelle globali in maniera capillare, ed è compito delle istituzioni offrire delle opportunità alla popolazione mediante un rapporto partecipativo” – conclude Santoro.
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